Dal bianco al rosso. Quando il vino è un ingrediente necessario
Abbiamo sempre pensato al vino come al nettare degli Dei. Quella bevanda meravigliosa che, oltre a far bene, concilia allegramente i momenti più intimi, o più giocosi, o più divertenti di una serata tra amici. Ma oltre a riempire i calici il vino è anche un ottimo ingrediente in cucina.
Ed è lì che è stato utilizzato fin dai tempi più antichi. Che sia bianco o che sia rosso, da sempre è utilizzato in diversi modi e per diversi scopi. Ottimo ingrediente per dolce e per salato. E’ sempre stato utilizzato per marinare la carne, che grazie al vino s'intenerisce, per aromatizzare i piatti durante la loro cottura, come si fa ad esempio col risotto, per le scaloppine al vino bianco, o nel brasato e per far lievitare la pasta. E negli impasti dei dolci ne vogliamo parlare? In questo periodo viene usato, in alcuni casi, per aromatizzare le frappe o chiacchere di carnevale, e proprio in questo periodo. Ma anche molte altre preparazioni dolci infatti, come ad esempio le cartellate pugliesi o salate come i taralli, hanno come ingrediente fondamentale dei propri impasti il vino che, grazie ai lieviti presenti nella sua composizione, permette di far leggermente lievitare la pasta, quanto basta per non aggiungere il lievito in molte ricette della tradizione popolare. E proprio dal passato arrivano le antiche ricette nelle quali il vino era più diffuso del lievito.