Conquistando lo sviluppo sostenibile con l’AGENDA 2030 e i suoi obiettivi. Quando un Convegno diventa conoscenza per la scuola 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

“Siamo alle soglie dell’anno più importante dello sviluppo fin dalla fondazione delle Nazioni Unite.

 Dobbiamo dare un senso alla promessa di questa Organizzazione di riaffermare la fede  nella dignità e nel valore della persona umana  e condurre il mondo a un futuro sostenibile. Abbiamo il dovere di agire, con coraggio, con forza e con rapidità, per trasformare la realtà  in una vita dignitosa per tutti, senza lasciare nessuno indietro”. (Ban Ki-moon)

 

Dal 1 gennaio 2016 nel mondo ufficialmente si è dato avvio alla conquista dello sviluppo sostenibile attraverso l’AGENDA 2030 e i suoi Obiettivi, per i prossimi 15 anni i Paesi che la hanno sottoscritta si sono impegnati a raggiungerli proteggendo il pianeta. Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e sono obiettivi comuni su questioni importanti per lo sviluppo globale come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. Si tratta di “obiettivi comuni” ovvero che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui senza esclusione alcuna per condurre il mondo sulla strada della sostenibilità; riguardano a livello sistemico gli Stati e le organizzazioni politiche nazionali e sovranazionali. L’Agenda 2030 è ambiziosa e di portata universale, permette di andare oltre le priorità tradizionalmente stabilite dai Governi e di “fare rete” per raggiungere obiettivi comuni; cerca di migliorare il nostro attuale mondo e garantire a tutti una vita dignitosa attraverso un Patto Globale, considera come destinatari tutti i Paesi dal Sud al Nord del mondo. Il 22 gennaio 2013 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito l’Open Working Group (OWG), il gruppo di lavoro composto da 30 membri nominati dai cinque gruppi regionali delle Nazioni Unite sulla base di un’equa rappresentanza geografica, incaricato di elaborare una proposta sui nuovi Obiettivi di Sviluppo sostenibile. Il 19 luglio 2014 è stata redatta una proposta contenente 17 obiettivi e 169 target che coprono una vasta gamma di questioni relative allo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni crescita economica, inclusione sociale e tutela ambientale. Sei sono gli elementi essenziali che devono essere rispettati ed integrati nella fase di attuazione dell’Agenda: dignità, persone, prosperità, pianeta, giustizia, partenariati. Con “dignità” si intende la necessità di eliminare la povertà, di ridurre le ineguaglianze sociali ed economiche e di accrescere e valorizzare i diritti delle donne, dei giovani e delle minoranze; con “persone” si mira a garantire a livello universale l’accesso all’educazione, alla salute, all’acqua, alla sanità e all’igiene, ossia ai servizi essenziali per garantire loro una vita dignitosa; con “prosperità” si volge ad una crescita inclusiva che assicura a tutte le persone di avere occupazione, protezione sociale e accesso ai servizi finanziari; con “pianeta”, si cercherà di mitigare gli impatti del cambiamento climatico, di dimezzare le perdite di biodiversità, di ridurre i fenomeni di desertificazione e di garantire il rispetto e la tutela delle foreste, delle montagne e degli oceani; tutte le azioni devono essere svolte garantendo “giustizia” e “partnership”.

L’Agenda 2030 si rifà ai principi della Carta delle Nazioni Unite e a quelli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, della Dichiarazione del Millennio, della Dichiarazione sul Diritto allo Sviluppo e della Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e sullo Sviluppo, e riafferma il principio di responsabilità condivisa, ma allo stesso tempo rispecchiante le peculiarità delle differenti realtà. Nell’ Agenda sono recepiti e inclusi i risultati di tutte le principali conferenze e dei vertici delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si sono tenuti a partire dalla Conferenza di Stoccolma del 1972. Gli obiettivi, approvati e sottoscritti dai 193 Stati membri dell’ONU al Summit sullo sviluppo sostenibile tenutosi a New York ed entrati in vigore il 1 gennaio 2016, giungeranno a scadenza nel 2030. L’Agenda di Sviluppo Sostenibile getta le proprie basi su una concezione di progresso  multidimensionale che orbita attorno a un principio chiave del “diritto allo sviluppo”.

 Oggi in materia ambientale è necessario promuovere misure di green economy e contenere l’uso eccessivo di risorse naturali, a tal proposito il 7 Aprile 2018 vede svolgersi il primo Convegno in Puglia sull’Agenda 2030 organizzato dalla D.D. Statale IV Circolo Didattico di Lecce, scuola capofila nazionale per la rete di promozione, dal titolo “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile DIRITTI AMBIENTE LEGALITÀ” tenutosi a Lecce. Tale iniziativa rientrava nel Piano della Formazione di Istituto e poneva la Scuola in una posizione di avanguardia culturale e sociale, oltre che pedagogica. Argomenti affrontati nel Convegno furono l’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU; che ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. Durante l’intera giornata del Convegno ci furono interessanti confronti e dibattiti sui 17 obiettivi divisi in tre macroaree, la prima quella dei diritti permetteva confronti sugli obiettivi 1.povertà 0, 2.fame 0, 3.salute e benessere, 4.istruzione di qualità, 5.uguaglianza di genere, 10.ridurre le disuguaglianze, 17.partnership per gli obiettivi; la seconda area ambiente costruiva relazioni e dibattiti sugli obiettivi 6.acqua pulita e igiene, 7.energia pulita e accessibile, 11.città e comunità sostenibili, 13.agire per il clima, 14.la vita sott’acqua, 15.la vita sulla terra; la terza area sulla legalità conduceva i relatori a raffrontarsi sugli obiettivi 8.lavoro dignitoso e crescita economica, 9.industria innovazione e infrastrutture, 12.consumo e produzione responsabili, 16.pace giustizia e istituzioni forti.

Naturale confluenza del Convegno ed approfondimento dei suoi contenuti è stata la pubblicazione di un libro “LA FABBRICA DELL’ARMONIA. Poesia Arti figurative Sviluppo Sostenibile” di Antonia Martina in coedizione con Pensa Multimedia e IV Circolo Lecce, strumento di auto formazione che parte da una cornice teorica sull’educazione allo sviluppo sostenibile fino a delineare itinerari didattici concreti con testo ed elaborati degli alunni. Il manuale risulta essere uno strumento utilissimo non solo ai docenti neo immessi in ruolo ma per tutti coloro che vogliono intraprendere percorsi sulla sostenibilità.

Oggi nelle scuole tanto si sta facendo ma, tanto si deve ancora fare affinchè l’Agenda 2030 sia spiegata ai ragazzi diventando elemento cardine della programmazione didattica, il MIUR in collaborazione con ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ha proposto un concorso “Facciamo 17 goal” per avvicinare le scuole all’Agenda. Il MIUR con INDIRE e ASviS hanno promosso l’iniziativa Scuola2030, creando un portale che offre a tutti i docenti della scuola italiana contenuti, risorse e materiali in auto-formazione per un’educazione ispirata ai valori e alla visione dell’Agenda 2030; il sito https://scuola2030.indire.it/ offre risorse liberamente consultabili mentre i contenuti in auto-formazione sono accessibili per tutti i docenti tramite autenticazione con credenziali di tipo SPID. Scuola2030-educazione per la creazione di valore- contribuisce al raggiungimento del Target 4.7; si prefigge di portare tutti gli studenti entro il 2030 ad  acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’educazione e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.

L’obiettivo dell’Agenda 2030 che coinvolge la scuola è il n. 4 “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”; l’educazione scolastica fornisce quotidianamente competenze culturali e sociali di cittadinanza che condurranno i giovani cittadini nella società del futuro. A tal proposito Indire, ente che si occupa della documentazione innovazione e ricerca educativa nella scuola italiana, ha come obiettivo centrale nella sua mission il Goal 4: “Istruzione di Qualità”; dal 2018 aderendo ad ASviS  esprime la propria presenza nei gruppi di lavoro sul Goal 4 e sul Target 4.7 (Educazione allo Sviluppo Sostenibile), svolge diverse attività in sintonia e sinergia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals) per l’Italia. In Italia nel 2008 è stato introdotto nella scuola l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” che pone le basi “per l’esercizio della cittadinanza attiva” anche attraverso “esperienze significative” come forme di partecipazione a decisioni comuni, di cooperazione e solidarietà. Il 22 febbraio 2018 è stato presentato il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, elaborato dal Comitato Scientifico Nazionale (CSN), istituito con DM 254/12 per l'attuazione delle Indicazioni nazionali e il “miglioramento continuo dell'insegnamento”. La Nota del MIUR n.3645/18 rilancia le Indicazioni nazionali ponendo i temi di cittadinanza e sostenibilità come punto di riferimento del curricolo, per far ciò è necessario abbandonare un approccio didattico “trasmissivo” in favore di uno stile incentrato sulla costruzione di situazioni di apprendimento che valorizzino l’ “autonomia e la responsabilità degli allievi”.

Attenzione al clima, all’energia, alla decarbonizzazione; alle risorse naturali e biodiversità; alla crescita blu del contesto marino; alle comunità urbane e rurali sostenibili; al paesaggio e ai beni culturali; al consumo e a produzioni sostenibili; alla crescita e ad occupazioni sostenibili; alla società della conoscenza, al benessere, all’equità, all’inclusione e alla legalità, questi, sono i principali obiettivi dell’odierno cittadino del mondo globale, il “cittadino della sostenibilità”. Compito del docente di oggi che insegna in una  scuola globale è agire come soggetto che porta al cambiamento verso lo sviluppo sostenibile; identificando le opportunità locali di apprendimento relative allo sviluppo sostenibile e costruendo relazioni fondate sulla collaborazione. Il “docente della sostenibilità” è necessario sia pronto a contribuire all’implementazione e alla diffusione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in tal modo svilupperà sia nei discenti che negli adulti, la consapevolezza e le capacità operative necessarie a costruire insieme una cultura della sostenibilità. 

Ferramosca Mavi: Docente di scuola primaria dal 2001. Laureata in Filosofia V.O.  presso l’Università degli Studi di Lecce e  DEC-Dirigenza e Coordinamento dei Servizi Scolastici, Formativi e Sanitari- presso l’Università degli Studi di Tor Vergata Roma. Specializzata nel Sostegno Didattico presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Conseguito Corsi di Perfezionamento e Master Post Laurea. Membro dello staff direttivo dell'Istituto.

M.A.GI.C. - Education Training

Tel.0832.521887 - Cell. 368.581458
Via Arturo Caprioli N°8 - 73100 Lecce
P.I.05034810753 - Email luigimartano51@gmail.com

© M.A.GI.C. Education Training di Luigi Martano All Rights Reserved.Design By Promowe.it

Search