La competenza digitale consiste nel saper usare con dimestichezza e in modo critico le tecnologie della società dell’informazione
(TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Conoscenze
- Saper usare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informatica (TSI) in ambito lavorativo, comunicativo e nel tempo libero;
- Essere consapevoli di come le TSI possono incentivare la creatività e l’innovazione;
- Comprendere le problematiche legate all’efficacia delle informazioni disponibili e dei principi giuridici ed etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI.
Abilità
- La capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni;
- Usare le informazioni in modo critico e sistematico;
- Accertare la pertinenza e distinguere il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni.
Le persone dovrebbero anche essere capaci di:
- Utilizzare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni complesse;
- Accedere ai servizi basati su Internet, farvi ricerche e usarli;
- Utilizzare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’innovazione.
Attitudini essenziali
- Un’attitudine critica e riflessiva nei confronti delle informazioni disponibili;
- Un uso responsabile dei mezzi di comunicazione interattivi;
- Un interesse a impegnarsi in comunità e reti con scopi culturali, sociali e/o professionali.
(Fonte: http://www.competenzechiave.eu/competenza_digitale.html)
Nelle nuove indicazioni dell’Unione Europea del 23 maggio 2018 il digitale è a tutti gli effetti “competenza di base”, accanto al leggere e allo scrivere. Lo troviamo descritto già nell’introduzione al documento: “È necessario innalzare il livello di padronanza delle competenze di base (alfabetiche, matematiche e digitali) e sostenere lo sviluppo della capacità di imparare a imparare quale presupposto costantemente migliore per apprendere e partecipare alla società in una prospettiva di apprendimento permanente”. Anche nella competenza alfabetica funzionale torna il digitale quando si descrive la capacità relativa come quella che consente di “ individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali”. Recentemente il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Lorenzo Fioramonti el’Amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi hanno firmato un protocollo d’intesa triennale finalizzato ad accelerare il processo di trasformazione digitale delle scuole italiane di ogni ordine e grado, puntando a elevare la qualità dell’offerta formativa degli istituti scolastici, attraverso l’innovazione didattica e l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi di apprendimento.
Sei milioni di cittadini non usano la rete. E non è un problema di età. Portarli a bordo è la nostra sfida: per questa ragione è nata ‘Repubblica digitale’, un’alleanza tra enti pubblici e privati per diffondere le competenze digitali. Uno dei nostri partner, Tim, partirà con un camper nei piccoli comuni per illustrare alla popolazione i più comuni usi della tecnologia. In parallelo sono partite o stanno partendo decine di iniziative. Lo ha affermato la Ministra dell’Innovazione Paola Pisano, in una recente intervista con la Stampa. Ebbene, in un contesto di diffusa frenesia digitale, balzano agli occhi due questioni:
1) al cospetto di ragazzi appartenenti alla Generazione X ( Millennials) ed alla Generazione Z ( Linksters) risulta alquanto ostico intendere la competenza digitale come una competenza base perché implica consapevolezza e spirito critico che una comunità educante si pone come obiettivo di una programmazione rigorosamente trasversale degli apprendimenti;
2) i giovani sono a rischio di analfabetismo emotivo: è ciò che emerge dal convegno Il vento dei 20’, tenutosi all’Università La Sapienza di Roma il 26 settembre.2019. Troppe ore su dispositivi tecnologici già da bambini: la mancanza di fisicità dell’altro toglie un importante punto di riferimento nell’apprendimento e nella comprensione delle emozioni. ( Prof.ssa Laura Migliorini, Psicologia sociale, Università di Genova).
Cosa accade quando non si sviluppa l’ Intelligenza Emotiva? Si corre il rischio di diventare analfabeti emotivi (o analfabeti emozionali), ovvero si diventa incapaci di riconoscere e controllare le proprie emozioni, e si ha difficoltà a riconoscere anche le emozioni altrui. Ne consegue che anche l’ipertecnologico insegnante deve considerare lo sviluppo dell’intelligenza emotiva degli studenti come principio ispiratore della propria didattica, seguendo il metodo SEL ( Social Emotional Learning), processo mediante il quale ragazzi e adulti (insieme) sviluppano competenze fondamentali nel favorire un buon rendimento scolastico e un positivo inserimento nel proprio contesto sociale.
Le competenze SEL sono:
– consapevolezza sociale
– consapevolezza di sé
– gestione di sé
– capacità relazionali
– capacità di prendere decisioni e responsabilità
Se si vuole una società migliore, attenta in tutte le sfaccettature verso i suoi membri, bisogna fare in modo che i “piccoli” della società imparino a gestire con successo se stessi e gli altri, migliorando la capacità di conoscersi e prendere decisioni positive.Il Prof, .Galimberti alle innovazioni tecnologiche nella scuola preferirebbe vedere le classi strapiene di letteratura, soprattutto di romanzi, che permettono di definire le proprie emozioni immedesimandosi nella vita degli altri; il razzismo nasce proprio dall’incapacità di riconoscersi nell’altro, e su questo dobbiamo intervenire oggi più che mai ( Fiera Didacta, 2019).
Angelina Sessa
Laurea in Lettere classiche. Abilitazione all’insegnamento di Lettere, Latino e Greco e di Filosofia e Storia. Docente di Lettere, Latino e Greco presso il Liceo Classico “G.B.Vico” di Nocera Inferiore ( SA), Funzione Strumentale, Area P.T.O.F. e Sostegno al lavoro dei Docenti - Componente NIV per il RAV.- Componente Team per l’innovazione digitale.- Responsabile procedure relative ai processi di Valutazione ed Autovalutazione di Istituto. Nomina USR Campania Osservatore Esterno dello svolgimento delle prove di Apprendimento nell’ambito delle rilevazioni INVALSI - 2° Collaboratore del Dirigente Scolastico. Responsabile Cultura dell'Associazione Centro Studi di Ricerche Economiche e Sociali Mondi Sostenibili, di cui è Socia Fondatrice, con sede legale in Pellezzano ( SA), Via M. L. King, 25. Dal 1993 partecipa a concorsi di poesia di livello nazionale ed internazionale con risultati lusinghieri. A maggio 2007 ha pubblicato “Eidola”, una silloge di poesie per i tipi della Casa Editrice “Il Filo” di Roma. A dicembre 2010 ha pubblicato il volume “Sentieri dell'Anima” (silloge di poesie + 1 racconto inedito) per i tipi della Casa Editrice “Il Grappolo” di Sant'Eustachio di M.S.Severino ( SA). Info: http://angelinasessa.blogspot.com/