L’Amministrazione pubblica italiana ha conosciuto negli Anni Novanta una fase di sviluppo connotata da una netta svolta atta ad incrementare la sua capacità di rispondere in modo più efficace e trasparente alle richieste dei cittadini. In questo contesto ha avuto inizio un processo di progressivo trasferimento di funzioni e compiti amministrativi, fino ad allora rimasti in capo allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali.
Si deve alle leggi cosiddette “Bassanini” un deciso impulso a tale processo che ebbe in seguito compiuta definizione nella Riforma del Titolo V della II Parte della Costituzione. La Legge 59/1997, all’art. 21, ha così previsto l’attribuzione alle istituzioni scolastiche di personalità giuridica e autonomia, autonomia che è assurta a rango costituzionale nell’art. 117, novellato dalla Legge 3/2001.Quella di cui sono dotate le istituzioni scolastiche è, come sancito dal Regolamento, di cui al DPR 275/1999, un’autonomia di tipo funzionale, finalizzata cioè alla realizzazione dei compiti che lo Stato e la Regione, ciascuno per la parte di propria competenza, assegnano. Essa si sostanzia nella progettazione e attuazione di interventi di istruzione, educazione e formazione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche dei soggetti coinvolti, affinché questi conseguano il successo formativo.
La scuola è chiamata a garantire il successo formativo di tutti gli alunni e di ciascuno, esiti di qualità in termini di competenze per ognuno di essi, allorché possano, nell’ottica dell’apprendimento permanente, esercitare la cittadinanza attiva, essere socialmente inclusi e occupati. La scuola si trova ad operare in una prospettiva inclusiva che rappresenta un obiettivo chiave delle politiche europee ed internazionali, dalla crescita “intelligente, sostenibile e inclusiva” individuata dalla Strategia di Lisbona all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, il cui quarto goal è assicurare un’educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti. Le istituzioni scolastiche sulla base delle specificità del contesto di appartenenza e delle caratteristiche dell’utenza, e tenuto conto della loro missione di riferimento, assumono decisioni flessibili e responsabili di progettazione didattica e organizzativa, avvalendosi degli strumenti che sia il Regolamento dell’autonomia e sia la Legge 107/2015 rendono disponibili.
Sotto il profilo didattico lo strumento elettivo è rappresentato da un curricolo inclusivo e rispettoso delle diversità, che attualizzi le prescrittività implicite di cui ai documenti programmatici, con particolare riguardo alle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione. Si tratta di predisporre setting di apprendimento a favore di modalità laboratoriali, nell’ambito delle quali le tecnologie supportano lo sviluppo delle competenze ampiamente intese. L’articolazione modulare del monte ore annuale delle discipline e attività permette, in tale direzione, la disponibilità di tempi maggiormente idonei ad ottimizzare le potenzialità delle metodologie laboratoriali, così come l’aggregazione delle discipline in aree o ambiti promuove l’integrazione tra esse. Ciò favorisce quell’approccio sistemico alla risoluzione delle situazioni problematiche, che pure il recente documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” raccomanda anche nella direzione dello sviluppo alla cittadinanza. La dimensione cooperativa, imprescindibile per il pieno successo formativo, trova nell’articolazione modulare delle classi e degli alunni provenienti da classi e corsi diversi una leva di sviluppo decisiva.
Per quanto attiene l’aspetto organizzativo, il Regolamento dell’autonomia, all’art. 5, offre alla scuola la possibilità di adottare modalità di impiego dei docenti, fermi restando i vincoli che ne disciplinano lo stato giuridico, idonee allo sviluppo delle specifiche progettualità, a sostegno dei processi innovativi e del miglioramento dell’Offerta Formativa.Sono possibili, inoltre, adattamenti del calendario scolastico, nel rispetto delle competenze regionali in materia, per rispondere alle esigenze determinate dal Piano, ora triennale, dell’Offerta Formativa. L’orario complessivo del curricolo, infine, può prevedere un’organizzazione flessibile, anche su base plurisettimanale, a condizione che sia rispettato il monte ore annuale previsto per le discipline e le lezioni non si svolgano in un numero inferiore ai cinque giorni la settimana.
La Legge 107/2015, che si propone il rilancio e la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, ha poi previsto anche la possibilità di potenziare il tempo scolastico oltre le previsioni ordinamentali, nei limiti della dotazione organica disponibile e tenuto conto delle scelte effettuate dalle famiglie degli studenti. In un contesto così strutturato diventano preminenti l’elaborazione di un curricolo costruito sul soggetto in formazione e la progettazione di ambienti di apprendimento inclusivi.In tale processo autonomistico ed innovativo, la scuola, pertanto, agisce nella direzione dell’inclusione mediante interventi volti ad incrementare la qualità degli ambienti di apprendimento, la qualificazione delle risorse professionali, il coinvolgimento di tutti gli attori, anche mediante l’esercizio dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, affinché sia ridotta ogni barriera e rinforzato ogni facilitatore per l’apprendimento.
Marzia Rizzato nasce a Bressanvido (VI) il 14 marzo 1960 e risiede a Thiene (VI). Docente di ruolo dal 1983 alla Scuola Primaria, a seguito di superamento di Concorso pubblico. Laurea in “Scienze della Formazione per l’Infanzia e la Preadolescenza”, Università degli Studi di Padova; Laurea Specialistica in “Programmazione e Gestione dei Servizi educativi, scolastici e formativi”, Università degli Studi di Padova; Master “MUNDIS” di II livello, Master Universitario Nazionale per la Dirigenza delle Istituzioni Scolastiche, Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma; Corsi singoli in Scienze Filosofiche “Storia della filosofia”, Filosofia “Storia della filosofia”, Sociologia “Globalizzazione e pluralismo culturale”, Università degli Studi di Padova; Abilitazione per NON VEDENTI, Unione Italiana Ciechi, Roma, Sez. di Vicenza. E’ inserita nella graduatoria del Concorso per Dirigenti Scolastici 2017. Ha ricoperto, nei vari anni, incarichi di Fiduciaria di Plesso; Referente INVALSI; Referente per l’Autovalutazione e per il Miglioramento, per la Rendicontazione Sociale SNV; Coordinatore del NIV; Componente Interno del Comitato per la Valutazione dei Docenti; Coordinatore della Didattica e di Dipartimento; Tutor Neo-immessi in ruolo e Tirocinanti universitari; Componente della Commissione POF/PTOF, della Commissione Continuità ed Inclusione, del Team per l’Innovazione Digitale; Responsabile Educazione alla Salute; Incaricata dei Rapporti con gli Enti Esterni; RSU d’Istituto; Figura sensibile Sicurezza; Componente Esterno del Comitato per la Valutazione dei Docenti, nomina USR Veneto; Osservatore Esterno INVALSI, nomina USR Veneto.