Lo studente COVID-19 tra  diritto all’istruzione e Cittadinanza digitale

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L’incertezza della data di ripresa delle lezioni al termine delle vacanze natalizie, la variegata modulazione di orari e di tipologia didattica “distanza” o “in presenza” sono il segno della pesante confusione che caratterizza ancora una volta il nuovo anno appena iniziato.

 La Costituzione, la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (art. 26), il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (art. 13), la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo (art.2), la Carta di Nizza dell’Unione europea (art. 14) sono tutti docmenti che declamano le libertà connesse al fondamentale diritto all’istruzione, al diritto dei genitori a educare i propri figli conformemente alle proprie convinzioni etiche e religiose, al diritto di soggetti diversi dalle autorità pubbliche di istituire scuole (libertà delle scuole).

La situazione di emergenza sanitaria  in cui ci troviamo impone una sospensione, un ridimensionamento di quelli che sono gli spazi dei diritti costituzionali di tutti. Tra i diritti che sono stati incisi c’è anche il diritto all’istruzione. Tale diritto però non può essere sospeso perché strettamente funzionale al percorso educativo e di crescita degli studenti.

 Deve quindi essere assicurato con un’altra modalità, che sia rispettosa della situazione di emergenza; quindi, se l’istruzione non può essere svolta nelle quattro mura scolastiche, la soluzione adottata dal nostro ordinamento è stata quella della didattica a distanza. Essa non può consistere però nella mera trasmissione di compiti ed esercitazioni. ma in un ambiente di apprendimento all’interno del quale ci sia un’interazione tra docenti e discenti. 

Per capire se le soluzioni adottate sono state legittime, dobbiamo tornare a ciò che dice la nostra Costituzione, tenendo presente il principio della scuola aperta a tutti ( art.34), indipendentemente dalle condizioni socio economiche e culturali di partenza, ma aperta anche a coloro che versano in una condizione di disabilità psico-intellettiva o fisica. 

Purtroppo più della metà delle famiglie  in cui è presente un bambino con disabilità denuncia che il proprio figlio o figlia, proprio a partire da questo periodo, ha cominciato a manifestare delle significative regressioni sia sul piano del comportamento che sul piano della sfera cognitiva e questo è chiaramente un grido di allarme, di qualcosa che non funziona nel modello della didattica a distanza. 

Non va poi dimenticato il problema della mancanza di dispositivi, in quanto esistono comunque famiglie che ne sono sprovviste e questo ha reso ancor più complicato lo svolgimento della didattica a distanza.

Finché perdura la situazione di emergenza sanitaria, la didattica a distanza rimane l’unico modello da seguire ma, qualora ci siano delle serie difficoltà di bambini più fragili a rapportarsi fisicamente con il computer, si dovrebbe ricorrere a quella che è l’istruzione domiciliare che permette e garantisce la continuità nel percorso formativo e didattico.

 

Nella question Time in Parlamento del 13 gennaio scorso uno dei quesiti a cui ha risposto la Ministra Azzolina riguarda i disagi causati dal prolungamento della DAD. La ministra ha parlato di preoccupazione per il fenomeno dei NEET e per il tasso di dispersione scolastica.

 Da qui la battaglia per il rientro a scuola in presenza il prima possibile. Sul tema della riduzione del gap formativo, Azzolina spiega come nel decreto “ristori” sono stati previsti ulteriori 85 milioni di euro per l’innovazione digitale e la didattica laboratoriale con la dotazione di oltre 200mila dispositivi digitali e oltre 100mila connessioni.

 In più, per recuperare gli apprendimenti in presenza, la ministra chiederà corsi di consolidamento per realizzare, per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, iniziative di integrazione, recupero e sostegno degli apprendimenti.

Nella proiezione di “cittadino istruito e competente della rete web”,  il testo della  Legge n. 92/2019, che introduce l’Educazione civica come disciplina con voto autonomo, prevede per lo studente Covid-19 che nell’ambito di tale insegnamento rientri anche l’educazione alla cittadinanza digitale.

La cosiddetta “generazione web” dovrebbe essere identificata non solo per le abilità nella gestione tecnico-strumentale della dimensione digitale ma anche per l’aver acquisito una nuova consapevolezza di quello che significa essere cittadini digitali, in termini di diritti, doveri, responsabilità, processi di causa-effetto, modalità di comunicazione, ecc... 

Si tratta di una cittadinanza che i “nativi digitali” devono concorrere a costruire con la consapevolezza del mutamento paradigmatico che contraddistingue la comunicazione in rete, a partire dalla dimensione emozionale fino a quella corporea, inglobando i processi identitari, relazionali, i percorsi decisionali, i giudizi e le valutazioni. 

Il compito dell’insegnante è di accompagnare i giovani nell’elaborazione di una nuova coscienza degli effetti del loro agire in rete e del quadro di responsabilità di riferimento; una finalità che impegna tutta la progettualità del mondo scolastico, da quella d’istituto a quella di classe e fino  a quella propria delle aree disciplinari, in un’ottica d’integrazione che confina con l’acquisizione delle competenze di cittadinanza. 

A partire dalle sopracitate premesse l’azione formativa si deve muovere su due piani: 1. quello dell’urgente e immediata diffusione di informazioni utili per intervenire nella fase di urgenza in cui ci troviamo a causa della diffusa ignoranza e inconsapevolezza degli effetti dell’agire in rete; 2. quello dell’elaborazione di progetti formativi curricolari, coerenti con le nuove modalità didattiche, che diano centralità allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, compresa quella digitale.

Angelina Sessa Laurea in Lettere classiche. Abilitazione all’insegnamento di Lettere, Latino e Greco e di Filosofia e Storia. Docente di Lettere, Latino e Greco presso il Liceo Classico “G.B.Vico” di Nocera Inferiore ( SA), Funzione Strumentale, Area  P.T.O.F. e  Sostegno al lavoro dei Docenti - Componente NIV per il RAV.- Componente Team per l’innovazione digitale.- Responsabile procedure relative ai processi di Valutazione ed  Autovalutazione di Istituto. Nomina USR Campania  Osservatore Esterno dello svolgimento delle prove di Apprendimento nell’ambito delle rilevazioni INVALSI  - 2° Collaboratore del Dirigente Scolastico. Responsabile  Cultura dell'Associazione Centro Studi di Ricerche Economiche e Sociali Mondi Sostenibili, di cui è Socia Fondatrice, con sede legale in Pellezzano ( SA), Via M. L. King, 25. Dal 1993 partecipa a concorsi di poesia di livello nazionale ed internazionale  con  risultati lusinghieri. A maggio 2007 ha pubblicato “Eidola”, una silloge di poesie per i tipi della Casa Editrice “Il Filo” di Roma. A dicembre 2010 ha pubblicato il volume “Sentieri dell'Anima” (silloge di poesie + 1 racconto inedito) per i tipi della Casa Editrice “Il Grappolo” di Sant'Eustachio di M.S.Severino ( SA). Info:  http://angelinasessa.blogspot.com/

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