Bullismo e cyberbullismo sono fenomeni appartenenti ad una più ampia emergenza educativa che ha visto l’attenzione del legislatore con l’emanazione della L. 71 del 29 maggio 2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del Cyberbullismo” a cui hanno fatto seguito le Linee Guida.
Fulcro fondamentale di tutta la normativa è promuovere un intervento educativo e riparativo più che repressivo nei confronti del fenomeno e, in particolare nell’art. 1 che definisce le finalità, il legislatore dichiara che intende realizzare azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti a partire dall’ambito educativo scolastico.
L’UNICEF Italia ha dedicato una particolare attenzione al tema per accrescere la consapevolezza dei rischi legati a bullismo e al cyberbullismo focalizzando la necessità di intervenire per sensibilizzare e consentire alle nuove generazioni di sviluppare maggiori empatia e spirito di solidarietà.
La Scuola deve impegnarsi per gestire nel modo più efficace la problematica intervenendo anzitempo per scongiurare i pericoli di danni fisici e psichici irreparabili.
La Pedagogia riconosce grande valore al linguaggio non verbale, strumento importantissimo del percorso educativo e di crescita di ciascuno nella propria individualità e complessità, e sceglie, strategicamente, di puntare all’uso del linguaggio corporeo che sta alla base di qualunque forma di comunicazione costruttiva, frutto di una sana consapevolezza del “sé”, del sé con gli altri” e del “noi”.
La comunicazione non verbale è un aspetto fondamentale nelle relazioni: il linguaggio del corpo esprime una grande varietà di significati esplicitando un interscambio dinamico di informazioni, pensieri e atteggiamenti in una condivisione e costruzione di significati.
L’educazione esperienziale è strategia preponderante nella pedagogia moderna e nei percorsi educativi contemporanei, si basa su percorsi che diano la possibilità di “manipolare”, conoscere e comprendere, attraverso vari linguaggi, l’esperienza diretta, cognitiva, emotiva e sensoriale che, interiorizzata, diventa metacognizione.
Da più “fronti” si grida la necessità di “recuperare” il significato valoriale di Umanità, fatta di percezioni, emozioni e sentimenti che concorrono e intervengono nella costruzione della propria identità e, quindi, del modus pensandi e del modus operandi: “cogito, ergo sum”!
L’attenta analisi della nostra società della conoscenza dalla quale emergono la ricchezza e, spesso, la contraddittorietà degli stimoli e il conseguente moltiplicarsi di opportunità e di altrettanti rischi, purtroppo registra un modus vivendi caratterizzato da antinomie perpetrate a discapito dei più deboli che, comunque, fanno star male tutti i soggetti coinvolti, attivi e passivi, offendendo in primis la dignità umana.
Muovere, allora, dalla promozione e costruzione di una sana identità significa investire nell’inclusione concreta ed ecosostenibile dimostrando di avere affinato la conoscenza e la riflessione sulle problematiche nonché di aver ben chiara la scelta severa di sconfiggerle ancor prima di nascere!!!
Supportare e guidare tutti i soggetti, ed in particolar modo i più fragili, garantendo a tutti la possibilità di esprimersi al meglio con un sostegno più competente e attivo e una didattica trasversale inclusiva rinnovata, potenziata e ampliata da laboratori permanenti fruibili da tutti gli alunni di tutte le classi di ogni ordine e grado, aiutano a tutelare i diritti di tutti.
La pedagogia laboratoriale e il linguaggio non verbale sono validi e preziosi strumenti di alfabetizzazione alla socialità e all'affettività, in grado, anche, di sviluppare la creatività, l'autostima, la consapevolezza si se’ e quindi lo sviluppo di un’identità forte e sana.
Danza, Yoga, Teatro, Musica, Pittura, Cucina, Falegnameria… rappresentano un sistema di sviluppo e integrazione delle potenzialità umane e stimolano l’affettività propedeutica alla sensibilizzazione profonda verso sè stessi, verso l’umanità e verso tutto ciò che ci circonda.
La cura e la promozione di competenze personali, interpersonali e sociali aprono al mondo in modo corretto, permettono di sperimentare e, dunque, conoscere le proprie potenzialità scoprendosi protagonisti e, al contempo, complementari ai fatti quotidiani che fanno la storia, evitando, in tal modo, squilibri dannosi a sé stessi e agli altri.
Le esperienze gratificanti all’interno dei gruppi, aumentano l’autostima, la fiducia in sé stessi e negli altri e alimentano la fiducia reciproca, nella consapevolezza di essere utili proprio per le proprie pecularietà, per essere diversi e per esserci diversamente, riconoscendosi Persona tra le Persone le cui diversità costituiscono ricchezza e punto di forza per la collettività.
Comunicare con il linguaggio del corpo, adeguatamente supportato e valorizzato, è comunicare la preziosa unicità generazionale, sociale e culturale della persona alle altre preziose unicità, sapendo che, meravigliosamente diversi, si è accomunati dalla condizione umana.
Il laboratorio, articolato in attività disciplinate, proposte e condivise, guidate e monitorate per il raggiungimento degli obiettivi fissati, giocosamente vissute, è elemento facilitatore di promozione e sviluppo dell’identità personale e orienta, naturalmente, alle proprie attitudini, propedeutiche alla costruzione del proprio Progetto di vita.
Al centro dell’esperienza laboratoriale c’è la Persona di ognuno e di tutti, che fa da filo conduttore, promotrice di dinamiche positive e propositive che generano e concretizzano la Pace!
Rosaria Frandina, Abilitazione alla Vigilanza nelle Scuole Elementari, Laurea in Lettere (tesi: Fragilità maschile e femminile in Capuana), Master II livello "La dirigenza scolastica nella società contemporanea". Ha ricoperto incarichi di Fiduciaria di Plesso, Referente Continuità, Funzione Obiettivo e Strumentale extrascuola, Tutor Neoimmessi (3), Referente "Legalità, Ambiente, Bullismo", Esperto Progetto Pon ( competenze di base italiano) "Libertà di pensiero e parola...rispettando le regole", Membro CdC (tutt'ora), Referente "Curriculo Locale" per l'attuazione della L. R. n. 9/2011 (quest'anno). Insegno dall'anno scolastico 1982/83 con spirito di servizio, consapevole che ogni emozione, parola o gesto possono arricchire o depauperare l'azione educativa
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