LIFELONG LEARNING IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

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Appare evidente, ampiamente sotto gli occhi di tutti l’importanza dell’apprendimento permanente per tutti i lavoratori ,anche a seguito della forza propulsiva generata dall’emergenza sanitaria , la necessità strutturale di ripensare , riorganizzare ,rimodulare l’impianto organizzativo da parte dei lavoratori , coinvolti nella sfida , trasversale ai diversi ambiti produttivi e lavorativi. 

 Altrettanto sotto gli occhi di tutti è il grande impegno profuso dalla scuola che ha risposto in maniera ampiamente adeguata al rinnovo repentino delle forme di erogazione dei servizi, sia amministrativi che educativi e formativi . 

Del resto proprio all’interno delle comunità educanti , nei contesti efficaci ed efficienti , ampio spazio viene dedicato alla promozione di attività formative formali , informali, non formali in un’ottica non solo di lifelong learning ma anche di lifewide learning . La Legge 28 giugno 2012 ,n 92 , Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita ,contiene una serie di norme che per la prima volta danno una definizione formale del concetto di lifelong learning “ per apprendimento permanente si intende qualsiasi attività intrapresa dalle persone in modo formale ,non formale e informale ,nelle varie fasi della vita , al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze ,in una prospettiva personale, civica ,sociale e occupazionale .” 

All’interno di ogni organizzazione il capitale umano è ricchezza ed occorre continuamente in maniera estensiva e diacronica aggiornare le competenze e rinverdire conoscenze ed abilità in un’ottica incrementale di sviluppo, prima personale ,e poi sistemico per il gruppo di lavoro e 

in relazione alll’asse degli obiettivi sempre mutevole e dinamico , reattivo e congruente alle istanze della società . 

All'interno delle singole istituzioni la spinta del dirigente scolastico alla formazione del Personale e di conseguenza al miglioramento della cultura organizzativa come dell’impianto didattico può anche costituire la differenza . Tra le tante responsabilità del Dirigente scolastico vi è anche il ruolo di leader dei processi educativi e personalmente apprezzo molto questo aspetto della professione che ci consente ,con buon senso ,di essere incisivi , di contribuire concretamente alla realizzazione del successo formativo degli studenti attraverso una visione innovativa ,lungimirante che bilanci le Indicazioni Nazionali e i traguardi ineludibili, le Raccomandazioni Europee (con particolare riferimento alle indicazioni di European Qualification Framework) e le istanze del territorio altrettanto importanti . Il ruolo del DS si esplica attraverso la ricognizione dell’esistente quindi lo stato della formazione del Personale , anche con particolare riferimento all’assunzione di responsabilità organizzativa da parte di figure di sistema e middle management e anche il monitoraggio della progettualità , al fine di superare la frammentazione di progetti del Pof e cercando invece di introdurre una didattica “ project based learning” sistemica e curriculare che dia concreto spazio a competenze di problem solving anche attraverso l’utilizzo di media più coinvolgenti . 

Il Collegio può individuare come area FS quella legata alla progettualità e alla diffusione di iniziative culturali , didattiche, formative di modo che il Dirigente possa valorizzare docenti

particolarmente funzionali al Piano di Miglioramento e alla diffusione di buone pratiche tra i colleghi , anche in congruenza con le priorità del RAV . 

La formazione può essere proposta attraverso diversi canali , ad esempio i fondi di ambito destinati alle singole istituzioni per specifiche aree da approfondire , le opportunità offerte al Personale dalle rete di ambito e di scopo , formazione gratuita erogata da enti accreditati o si può pensare di investire su singole iniziative in base ad attitudini e propensioni personali tramite la carta del docente . 

Sicuramente il ruolo del DS è strategico in questo snodo con la finalità di raccogliere le esigenze formative del Personale e di intercettare tutte le possibilità del territorio , della rete da mettere a tema ed ottimizzare . Importante anche che il dirigente e le altre figure di sistema previste si impegnino a diffondere una cultura della formazione attiva che contempli il passaggio consequenziale da teoria a pratica . 

Pensiamo anche alla formazione e-twinning che consente di confrontarsi in rete con altri docenti europei e mettere in pratica quanto acquisito in modalità laboratoriale esperienziale . Intercettando un’ampia gamma di opportunità formative congruenti alle diverse esigenze si realizza non solo” lifelong learning” ma anche” lifewide learning “un percorso esteso che abbracci diversi luoghi deputati alla formazione in un’ottica di costruttiva e proficua lifedeep learning , ovvero la profondità dell’apprendimento .

MONICA FUGARO Laureata prima  in LINGUE E LETTERATURE STRANIERE nel 1999 , e poi nuovamente in Scienze Politiche nel 2007 presso l' Università Orientale di Napoli. Docente di lingua inglese dal 2000 al 2019 in diversi Istituti (tecnici,professionali,licei ) sia a Napoli che a Milano . La varietà dei contesti ha costituito autentica ricchezza per lo sviluppo professionale. Da Settembre 2019 dirigente scolastico (vincitrice del Concorso del 2017  presso l' Istituto Comprensivo "Viale Legnano di Parabiago " (MILANO) Crede fortemente che il Dirigente abbia tra le tante responsabilità anche quella di "leader dei processi educativi"

 

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