Insegnare nella scuola Primaria: Onori e oneri

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

In una società sempre più riluttante a dare spazio a una vita vissuta all’insegna dell’essere e che preferisce anteporre le cose materiali alle emozioni, sminuendo tutto ciò che sarebbe opportuno e utile a distinguere un uomo da una bestia, la famiglia, come prima istituzione educativa, le varie agenzie educative e la scuola dovrebbero avere un’attenzione particolare da parte di chi, a volte distratto, ci rappresenta  e gestisce la cosa pubblica.

Quando un bambino nasce in una famiglia inadeguata non può cambiare i genitori o i fratelli che il destino ha voluto mettergli accanto, ma se in una scuola qualcosa funziona male si può sempre aggiustare il tiro e fare meglio. Se la scuola pubblica funziona chiunque  avrà la possibilità di crescere bene, migliorando ciò che già viene acquisito in famiglia, acquisendo ciò che una famiglia non è stata in grado di fornire o correggendo abitudini, ma anche mentalità errate e inopportune. Il merito di una scuola efficiente è di tutto l’organico che presta servizio in essa, sia personale docente che ATA, ma agli insegnanti bisogna riconoscere una autorevolezza, senza la quale la qualità del servizio prestato potrebbe essere compromessa.

Per la formazione di una società migliore la professionalità di coloro che operano nel mondo della scuola è e sarà sempre uno degli elementi da cui non è possibile prescindere. Un insegnante autorevole deve il suo successo professionale anche al suo benessere psico-fisico e soprattutto al tempo che dedica al suo auto-aggiornamento. Per una condizione psico-fisica ottimale senza dubbio è molto utile una vita regolare, dando la giusta importanza allo sport, all’alimentazione e al riposo, ma se nel posto di lavoro si soffre, anche il rendimento di un insegnante ne risente. Un Dirigente Scolastico che ha a cuore la qualità della scuola che dirige deve avere come obiettivo anche la valorizzazione delle risorse umane, avvalendosi di test e anche di semplici conversazioni utilili a creare un clima sereno, capace di stimolare l’entusiasmo e la produttività del personale docente e ATA. Nella Scuola Primaria l’utenza è costituita da bambini con un’età che oscilla da sei fino a dieci anni, e un insegnante a cui vengono affidati dei bambini in tenera età ha quindi l’onere e l’onore di occuparsi dell’istruzione e dell’educazione dei suoi alunni, di fare crescere il senso civico che spesso manca agli adulti, nonché di fare conoscere e gestire ai bambini le loro emozioni.

Le competenze di base di un insegnante di Scuola Primaria non possono limitarsi alla padronanza dei nuclei fondamentali delle discipline di cui si occupa, ma egli deve avere una buona cultura umanistica e possedere anche delle competenze psico-pedagogiche. Un maestro acquisisce autorevolezza anche facendo tesoro dei fallimenti e imparando a riorganizzare e migliorare le proprie esperienze di lavoro con tanta umiltà e onestà professionale. All’interno dell’Istituto in cui presta servizio l’insegnante deve assumere un atteggiamento collaborativo, esercitando le proprie funzioni agevolando il lavoro svolto da altri colleghi, dal Dirigente Scolastico, dalle famiglie, da altre agenzie educative presenti nel territori, autorità ecc.., nonché stimolare uno spirito di collaborazione da parte di tutto il personale scolastico. Il maestro  ha anche la funzione di stabilire, con un’osservazione sistematica le lacune e i progressi di ogni bambino e con l’osservazione esperienziale, i comportamenti e gli atteggiamenti di ogni alunno.

Ogni valutazione prevede una verifica e una rilevazione dei dati da cui scaturirà un giudizio da parte del maestro e da tutti coloro che operano a vantaggio degli utenti dell’istituto in cui regolarmente viene prestato un servizio. Per un insegnante la programmazione e la valutazione sono momenti importanti per provare a dare agli alunni ciò che meritano e di cui hanno diritto. Prima di programmare le attività da espletare nel corso di un anno scolastico l’insegnante deve proporre ai suoi alunni delle prove di ingresso, in modo da avere una visione di partenza e garantire a tutti di concludere l’anno senza stress dovuto ad eventuali ostacoli cognitivi e fare in modo che eventuali insuccessi siano addirittura occasione di crescita. Per  raggiungere la motivazione degli alunni e evitare un lavoro di routine una programmazione deve essere flessibile, stimolare la curiosità dei bambini e individuare, quando necessario, anche diverse fasce di livello. Molto utile è quanto si apprende attraverso i test che vengono somministrati al personale scolastico, finalizzati a carpire soddisfazioni e malumori da parte dell’organico di una scuola. Anche la valutazione di un insegnante di Scuola Primaria deve essere finalizzata a capire lo stato d’animo di ogni alunno che prende posto dietro al suo banchetto ogni mattina dopo il suono della campanella, ma ovviamente l’azione valutativa di un insegnante non avrà mai una funzione punitiva nei confronti dell’alunno non meritevole, ma sarà uno strumento utile all’insegnante per rivedere il suo operato nei confronti di un alunno con difficoltà.

Alessandro Buscemi. Nato a Noto (Sr), ha la residenza a Modica ( Rg), città in cui si reca spesso quando è libero da impegni di lavoro, ma vive ad Avola  in quanto insegna nella Scuola Primaria a Siracusa. Dà molta importanza all'associazionismo e impiega il suo tempo libero agevolando e promuovendo iniziative socio-culturali.

 

M.A.GI.C. - Education Training

Tel.0832.521887 - Cell. 368.581458
Via Arturo Caprioli N°8 - 73100 Lecce
P.I.05034810753 - Email luigimartano51@gmail.com

© M.A.GI.C. Education Training di Luigi Martano All Rights Reserved.Design By Promowe.it

Search