Una chiacchierata tra i banchi.

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Una chiacchierata tra i banchi.
27 settembre 2019
#FRIDAYSFORFUTURE #CLIMATESTRIKE

Giustizia sociale e rispetto per l’ambiente non sono argomenti antitetici, come qualcuno erroneamente ritiene, ma due facce della stessa medaglia, in quanto, se tutti avessimo cura delle risorse naturali e non le sprecassimo, queste sarebbero a disposizione degli abitanti della terra in quantità sufficiente.

Non è necessario scegliere, quindi, se dedicare tempo e denaro ad un tema piuttosto che all’altro perché i due argomenti viaggiano in tandem, testimoniando come incredibilmente il ciclo naturale si veda ritornare come un boomerang il risultato delle nostre quotidiane azioni. Un habitat ecosostenibile e senza sprechi consente la sopravvivenza di tutti, così come l’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse permette la vita e il proliferare della natura.Si pensi alle api, piccoli utilissimi insetti, che consentono l’impollinazione dei fiori e la nascita dei frutti. Senza la loro opera l’uomo si estinguerebbe, eppure le avveleniamo con pesticidi e fertilizzanti.Si pensi alla catena alimentare che porta sulle nostre tavole di consumatori tutti i veleni che spargiamo in aria, in acqua e in terra.L’attenzione all’ambiente consente anche e soprattutto di preservarlo dagli ormai noti stravolgimenti climatici che portano aridità e carestie in certe aree e alluvioni, frane e smottamenti, in altre.Questi temi sono antichi.Gli egizi avevano compreso che il raccolto era condizionato dalle piene del Nilo, che lasciavano esondare perché rendesse fertile la terra.I romani regimentavano fiumi e canali e creavano acquedotti, perché l’acqua non venisse sprecata e dissetasse le terre arate.La Repubblica di Venezia, proverbialmente nota per la saggezza dei suoi governanti, traeva dal proprio inusuale habitat protezione e ricchezza.

Aveva, pertanto, severamente normato l’utilizzo della laguna il cui naturale ecosistema andava rispettato.Gli alberi per la costruzione di abitazioni, fortezze e navi arrivavano dal Cansiglio e per la cernita e il taglio vigeva serio disciplinare, onde evitare lo sciupio di legnami rari e pregiati.E di questa attenzione alla natura si giovava l’intera Repubblica che vedeva crescere costantemente il proprio benessere, fatto di commerci, arti e mestieri.Persino sugli sprechi erano intervenuti i saggi: poiché molti mercanti eccedevano in sfarzi, inutili quanto odiosi, decorando le proprie gondole con oro e preziosi, la Serenissima impose un solo colore, il nero, sobrio ed elegante, per tutte le imbarcazioni.In epoche più recenti, l’uso dei mulini a vento e ad acqua, energie pulite e rinnovabili, per la produzione di energia meccanica utile a molteplici attività, dalla molitura alla lavorazione di tessuti, pellami e metalli.A distanza di secoli, quanto era chiaro ai nostri avi, non lo è a molti contemporanei.Strappare terre alle foreste non dà benefici agli indigeni, così come privatizzare l’acqua e darla in concessione a pochi non migliora le condizioni di vita. Aumentare i consumi non fa che crescere l’inquinamento.Desertificare intere aree del pianeta per colture intensive non fa che squilibrare i polmoni naturali del globo senza reali concreti benefici, se non per alcune multinazionali dell’agroalimentare.Maggiore consapevolezza da parte di tutti e comprensione dei reali bisogni primari dell’uomo permetterebbero di migliorare le condizioni di vita preservando, al contempo, il nostro pianeta dalla stolida avidità di pochi.


Non è chiaro a chiunque che anche i flussi migratori sono dominati dalle condizioni ambientali e dallo sfruttamento delle risorse naturali?Chi abita in zone aride o in corso di desertificazione cercherà di spostarsi in aree migliori, per coltivare la terra e dissetare le mandrie.Chi ha necessità di risorse naturali (gas, petrolio, oro, metalli, legname) vorrà occupare le aree ricche a costo di soggiogare i residenti.E questi fenomeni migratori, sempre più ampi e frequenti, danno vita a scontri epici tra colonizzatori e colonizzati, non avendo mai assistito ad invasioni pacifiche e senza conseguenze.Si pensi, semplicemente, alle colonie europee nel sud del mondo, imposte con la forza militare prima e con quella economica ora, tanto da creare immensi squilibri tra i continenti. Legati all’ambiente e alla giustizia sociale vi sono quindi fenomeni migratori e bellici che non possono e non debbono essere considerati indipendentemente dalle loro cause primarie: povertà di risorse (acqua, terre coltivabili, foreste) e indigenza dei residenti o, al contrario ma sempre faccia della stessa medaglia, ricchezza di materie prime che induce all’esproprio coatto e allo sfruttamento di beni e persone. Vi lascio con una riflessione: le nostre azioni, pure quelle che consideriamo insignificanti,possono contribuire a migliorare l’ambiente in cui viviamo e a preservarne la bellezza.Fate la raccolta differenziata, non sprecate gli alimenti, buttate le cartacce nei cestini, non seguite per forza l’ultima moda se avete casa piena di vestiti che ancora vi vanno bene, abbassate la temperatura del riscaldamento e copritevi di più, preparatevi un panino invece di acquistare cibo confezionato, usate meno detersivi e chiudete l’acqua quando non serve.Vedrete che soddisfazione compiere ogni giorno azioni utili alla nostra terra.Siete una generazione brillante, intelligente, informata, piena di stimoli e, di certo, migliore della nostra. Contiamo molto su di voi.

Cinzia Rossi

2006 DIPLOMA DI LAUREA CON LODE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA–INDIRIZZO SCUOLA PRIMARIA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA;
2006 DIPLOMA POST-LAUREA CON LODE DI INSEGNANTE DI SOSTEGNO –INDIRIZZO SCUOLA PRIMARIA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA;
2003 DIPLOMA POST-LAUREA CON LODE DI INSEGNANTE DI SOSTEGNO–INDIRIZZO SCUOLA DELL’INFANZIA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA ;
2002 DIPLOMA DI LAUREA CON LODE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA –INDIRIZZO SCUOLA DELL’INFANZIA PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI L’AQUILA;
DOCENTE ESPERTO in “Project management e rendicontazione dei finanziamenti nelle istituzioni scolastiche” formazione in presenza ed esame finale (nota M.I.U.R. 17436 del 27/11/2014)
INTERPRETE LIS formazione in presenza ed esame finale;
BIBLIOTECARIA (TIPO BIBLIOTECA:SCOLASTICA); CORSO PROFESSIONALE A SUPPORTO DELLE BIBLIOTECHE DELL’AREA DEL CRATERE TERREMOTO ADERENTI AL PROGETTO “PER L’ABRUZZO” formazione in presenza ed esame finale.

 

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