Il Programma per la valutazione internazionale dello studente (Programme for International Student Assessment, meglio noto con l’acronimo PISA) dell'OCSE esamina i sistemi di istruzione di tutto il mondo analizzando le competenze dei quindicenni nelle materie di base.
Piuttosto che padroneggiare un programma scolastico specifico, PISA verifica la capacità degli studenti di applicare le conoscenze acquisite a scuola nelle situazioni di vita reale.I fattori che condizionano le loro prestazioni e il loro potenziale per l'apprendimento permanente (lifelong learning) sono anche analizzati usando domande sull'apprendimento e sull'ambiente sociale degli alunni. Grazie ad un questionario compilato dai Dirigenti Scolastici, PISA tiene conto anche degli aspetti organizzativi specifici delle scuole.I test riguardano la lettura, la cultura matematica e scientifica e assumono la forma di un test computer based. Durante ogni valutazione, un ambito ha la priorità sugli altri. Le prime raccolte di dati sono avvenute nel 2000 le ultime, invece, nel 2018. Dunque, ogni tre anni, Pisa valuta la capacità degli studenti di utilizzare le conoscenze accademiche - comprensione della lettura, matematica e scienze- nella vita di tutti i giorni. Un'abilità importante viene testata ogni volta a turno. Nell’ultima edizione, il Main Study si è concentrato sulla comprensione della lettura (Reading literacy), come avvenuto nel 2009.
Detta competenza concerne la capacità degli studenti di comprendere, adoperare, analizzare, riflettere ed impegnarsi con i testi per realizzare i propri intenti, incrementare le proprie conoscenze/ potenzialità e partecipare alla società. La reading literacy non costituisce un'abilità che si conquista esclusivamente durante l'infanzia, nel corso dei primi anni di scuola, ma una serie di conoscenze, abilità e strategie in costante crescita, che le persone realizzano nel corso della vita, tramite i rapporti con i pari e con il gruppo a cui appartengono.In ognuno dei paesi partecipanti, tra i 4.500 e i 10.000 studenti compilano il questionario per ciascuna valutazione. Gli studenti vengono selezionati su un campione casuale di scuole (pubbliche o private) ed inoltre da un criterio di età (da 15 anni e 3 mesi a 16 anni e 2 mesi all'inizio della valutazione) e non secondo la classe frequentata. Per di più, gli studenti scelti in ciascun paese sostengono prove scritte con domande aperte o a scelta multipla. I risultati del sondaggio Pisa 2018 sono stati pubblicati dall'OCSE martedì 3 dicembre scorso. L’indagine è stata condotta in 79 paesi da 600.000 studenti. In Francia, sono stati testati 6.300 studenti quindicenni, frequentanti 252 scuole secondarie. Questi studenti sono entrati in CP (Cours Préparatoire) nel 2008.
Nonostante il forte abbandono scolastico avvenuto tra il 2000 e il 2006, la Francia ha consolidato i suoi risultati nel 2018. Nella comprensione della lettura, il punteggio medio degli studenti francesi si è stabilizzato sui 493 punti (496 nel 2009) significativamente superiore alla media OCSE (487 punti). Gli studenti francesi sono al livello della Germania o, addirittura, del Belgio, paesi che occupano una posizione tra il 20° e il 26° posto nella classificazione dei paesi OCSE.In matematica, il punteggio medio è 495, leggermente al di sopra della media OCSE (489 punti nel 2018 rispetto a 490 nel 2015). Il peso dei determinismi socio-economici è ancora molto forte ma non è aumentato: 107 punti di differenza (media OCSE 88) contro 110 punti nel 2009.Il divario dei punteggi di alfabetizzazione tra ragazze e ragazzi è inferiore in Francia - 25 punti - rispetto alla media dei paesi OCSE - 40 punti. Questo distacco tende a ridursi, poiché nel 2009 si attestava sui 40 punti.
L'indagine rileva che i paesi che hanno compiuto i maggiori progressi hanno agito sia sull'organizzazione dei loro sistemi scolastici che sui metodi di insegnamento. Metodi espliciti e sistematici sono le leve essenziali per il progresso dei sistemi educativi.Al fine di affrontare le difficoltà educative è stata data priorità alla scuola elementare: istruzione a 3 anni, divisione delle classi in CP e CE1 (Cours élémentaire 1), 8.000 posti di lavoro creati dal 2017, valutazioni nazionali per consentire agli insegnanti di meglio soddisfare le esigenze degli studenti, rafforzare i metodi di lettura e matematica, trasformando la formazione continua degli insegnanti.
Tendenze prestazionali nella comprensione della lettura, matematica e scienze:
Luigia Santoro, laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Bari, abilitata per l'insegnamento della Lingua e Cultura Francese nella Scuola Secondaria di I e II grado e specializzata per il sostegno. Attualmente, docente di Lingua Francese presso la Scuola Secondaria di I grado. Ha conseguito diversi titoli post-laurea. Formatrice ed esaminatrice in corsi preparatori per il concorso docenti, con insegnamento di “Didattica Inclusiva” e “Sicurezza e Privacy nella scuola”. Tra le sue numerose pubblicazioni: “Un Atelier du CIR, le théâtre au service des demandeurs d'asile et des victimes de torture” (Stamen, 2017); “Identità rivelate. Stereotipi, culture e pratiche del velo femminile tra oriente e occidente” (Stamen, 2017); I fonemi marcati dell’italiano L2 nei migranti africani (Ed. Circolo Virtuoso, 2017); Scuola e Sicurezza. Compendio per operatori scolastici in materia di sicurezza (Stamen, 2017); Il Dirigente Inclusivo. Profili, funzioni e responsabilità del DS come leader educativo (Stamen, 2018).