Nel contesto sociale ogni Persona si definisce “Figlio della Società”; e, ciò vale indipendentemente dall’età.
Ma il ruolo del procreatore di ciascun figlio, il genitore, comporta lo svolgimento di azioni finalizzate al passaggio da una condizione ad un’altra, completa -appagante -rispettosa di sé e degli altri nei cui confronti si rispecchiano. I genitori , pertanto, svolgono un compito istituzionale di Educatori dei figli imprimendo in loro valori, principi, dignità e avvio alla civile convivenza.Da un brocardo orientale si evince che “per educare un fanciullo occorre un intero villaggio”.Le Agenzie educative preposte all’educazione dei giovani vedono in primis le Famiglie, la Scuola, le Associazioni varie frequentate dagli stessi.Ma la Famiglia, quale gruppo primario e la Scuola, quale gruppo secondario in cui si compie la Socializzazione devono prefiggersi di lavorare in tandem al fine di consentire lo sviluppo effettivo e potenziale di una mente intelligente monitorata secondo l’effetto Flynn: infatti, l’effetto Flynn induce a riflettere sul ruolo dell’ambiente, dello sviluppo economico e dei progressi socio culturali nel miglioramento dell’intelligenza.
E’ necessaria, pertanto, un’Alleanza educativa di cui le Famiglie individuano lo spirito dinamico evolutivo nel Curricolo della Istituzione Scolastica di riferimento, inteso come itinerario da seguire e spazio da percorrere, quale proposta educativa.Premessa la richiesta del servizio scolastico finalizzata alla educazione dei giovani alunni, occorre non dimenticare che il nostro Sistema Scolastico assolve alla finalità di Formazione, Istruzione ed Orientamento, quali strumenti- chiave dell’inclusione sociale.Ogni insegnante deve insegnare a ragionare e deve poter dare ciò che possiede, giusta Agostiniana Memoria.Compiti difficili in questa Società liquida, di cui il MIUR si fa carico onorevolmente, nonostante numerose difficoltà e nonostante i risultati non ampiamente soddisfacenti, giusta i risultati ultimi dell’Indagine OCSE Pisa .Per sopperire a tanto, è necessario che ci siano sollecitazioni ed impulso da parte delle famiglie degli alunni diretti a recepire le innumerevoli metodologie innovative didattiche offerte dal Sistema scolastico: in buona sostanza, è necessario che i genitori rispettino davvero l’Alleanza educativa e il Patto di Corresponsabilità stipulato con le Istituzioni Scolastiche cui affidano i propri figli perché in cordata ed in tandem si proceda nel garantire la crescita dei ragazzi, cui è affidata la gestione del futuro.
Le finalità della Scuola non si esauriscono con la garanzia per le famiglie di una raccolta di “Titoli” cornice di una preparazione variabile ed elastica a seconda delle necessità utilitaristiche.Molti genitori non non mettono al primo posto la formazione culturale dei loro figli, quanto la loro promozione per ottenere la quale sono disposti a mettere in dubbio l’operato professionale dei docenti .Un contributo educativo dei genitori potrebbe già sostanziarsi nella fiducia da riconoscersi ai docenti, affidatari dei rispettivi figli: così procedendo, si ottiene come risultato la motivazione e l’impegno.E, purtroppo, l’attenzione si rivolge alla promozione finale o a una media o voto finale basso, piuttosto che ai processi educativi, dei quali i docenti vogliono pure parlare prima, durante e dopo il percorso formativo, e non solo alla fine .
La Scuola, quale Comunità educante è preposta ad assicurare dialogo, ricerca ed esperienza sociale improntata ai valori della democrazia e della crescita della Persona. Si educa a tutto: alimentazione, salute, viabilità, legalità, affettività, multiculturalità, problematiche inerenti a vecchie e nuove dipendenze, raccolta differenziata, comunicazione non ostile con interventi anche di esperti esterni. Non più educazione della ragione e dei sentimenti maturata attraverso l’incontro dialogico con i saperi disciplinari, ma un insieme di prescrizioni attorno alle quali costruire un saper essere socialmente conforme.Questa è forse la richiesta della utenza del servizio scolastico , e la famiglia è tenuta, per la propria parte, a collaborare con la Scuola, e la loro partecipazione ed attenzione sono vivamente richieste per il buon esito finale del processo formativo dei ragazzi.
Paola Colucci, nata a Cerignola(Fg) il 25.12.1959, residente in Manfredonia. Diplomata presso il Liceo Classico consegue Laurea nel 1984 in giurisprudenza, e l'abilitazione allo svolgimento della professione forense nel 1987 presso la Corte di Appello di Bari. Già Consigliere Amministrativo P. T. a Milano, applicata al Gabinetto Programmazione della Direzione Provinciale P. T.; Funzionario IX qualifica Inpdap, Consulente Legale Inpdap, Avvocato, Abilitata all'insegnamento di Discipline Giuridiche ed Economiche ed a Scienze Umane. È stata docente di Diritto ed Economia presso Scuole Secondarie Superiori ed è attualmente docente di Scienze Umane presso il Liceo "A. G. Roncalli" di Manfredonia. Coniugata, madre di due figlie