“Le mamme piangono…”così esordisce la madre di un alunno di scuola primaria,parole desolanti cariche di sconforto e sgomento nei confronti di una DAD ormai entrata nelle nostre case da più di due mesi.alcuni ne parlano come l’ancora di salvezza,il mezzo che fa da trait d’union tra il mondo- famiglia e il mondo- scuola.
Tornando alle parole di una madre che si fa portavoce di tantissimi genitori che erano impreparati a questo moderno sistema interattivo e digitale che fa da contrasto a tutto ciò che è analogico.Parole che si leggono tra le righe dei numerosi social che attestano quanto la nuova DAD sia considerata un successo oppure no.quanti di noi ne hanno fatto di necessià virtù,ebbene allo stesso modo si potrebbe dire delle famiglie che si sono fatti carico di un sistema, oserei dire, “alternativo” .
.Fortunatamente non tutte le mamme piangono,numerose indagini e interviste dimostrano che la DAD funziona per i propri figli che altrimenti diversamente sarebbero stati isolati dalla scuola,dall’istruzione,si sarebbero congelati,così come si è congelata per un periodo l’intera società.Facendo una mia personale analisi del sistema scolastico,dovremmo calcolare i successi e gli insuccessi della DAD nelle varie fasce di età, per gli studenti della scuola primaria è più indicato un sistema metodologico/didattico misto alla tradizione.
Per gli studenti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni ha più valore questo nuovo mezzo veicolante di informazioni,nozioni e conoscenze,perché è più consono e rispondente alle loro esigenze.In tutto questo dov’è l’autonomia? E, i docenti che ruolo occupano in una scuola autonoma/?Autonomia è uguale a organizzazione didattica,metodologica e finanziaria indipendente,anche se rispettosa delle direttive ministeriali,vedi Indicazioni Nazionali ,Linee guida,ma siamo davvero autonomi?
La storia dell’autonomia è parte della storia della scuola,una comunità educante che educa e che è trainata o per meglio dire sorretta da educatori-docenti che spesso diventano ufficiali di una nave che ha a capo quel comandante che senza quei docenti-ufficiali che lo accompagnano perdererebbe la sua rotta, pur comandando nel pieno della propria autonomia.
Per questo autonomia scolastica non vuole essere fare ciò che ci pare,ma fare ciò che è giusto fare,sentito sempre il parere di quei docenti-ufficiali che sostengono il comandante.Come ha gestito la scuola autonoma,con i propri docenti autonomi la situazione tragica,critica e quasi surreale del Covid-19?Semplicemente ognuno ha fatto come meglio riteneva giusto fare,ma attenzione!cCò ha comporatto anche un malcontento generale.
Perché le mamme piangono?Forse non sono soddisfatte?Ma dove è finita la tanto agognata autonomia?Esiste,ma non funziona?Le scuole si sono mosse su più fronti,hanno rispettato le disposizioni,ma perché poi hanno seguito direzioni differenti,forse autonomia vuol dire fare ciò che si vuole?”Il governo ha imposto e la scuola ha eseguito meramente,pur con autonomia.Ai posteri l’ardua sentenza”A.manzoni
Spinelli Elena, docente di lettere,storia e geografia, presso il Liceo artistico U.Brunelleschi di Montemurlo (PO).Laureata in Pedagogia con 110/110 e lode presso l' ex facoltà di Magistero di Bari.Nata a Manduria(TA) il 28/11/1972 e trasferita i Toscana per motivi di lavoro.Abilitata in tutti gli ordini di scuola,entrata in ruolo dapprima nella scuola primaria,poi medie e infine alle superiori.Ho ricoperto diversi incarichi tra cui quello di funzione strumentale INVALSI.