“Ogni volta che ci si riferisce ad una tecnologia non è della tecnologia in sé che ci interessa parlare, ma delle sue applicazioni reali o potenziali: in alcuni casi si offrono delle panoramiche sintetiche sull’evoluzione tecnologica in corso, ma solo come elementi utili per supportare successivi approfondimenti sulle implicazioni educative delle stesse tecnologie” Rotta Mario
Insegnare e apprendere con gli ebook, Formato Kindle, Garamond - 2010 Roma Siamo nell’anno 2010 e la possibilità di utilizzare gli e-book anche all’interno della scuola appare un approccio innovativo ed interessante. Questo strumento che rappresenta una evoluzione del libro, della funzionalità e della struttura stessa del pc, oltre a facilitare una comoda lettura su uno schermo, è disponibile ed accessibile per tutti e consente di effettuare annotazioni a margine di presentazioni e di documenti elettronici. A tal fine la legge 133/2008 aveva previsto che, nella scelta dei testi da adottare, si poteva individuare una parte di libri da fruire in forma digitale o mista, già a partire dall’anno successivo 2011-2012. Questi libri, utilizzabili nelle versioni on line e scaricabili da internet richiedevano la predisposizione di nuovi contesti di apprendimento, una formazione ad hoc di docenti e formatori, il costante impegno per garantire l’implementazione e la sicurezza di supporti tecnologici.
Inoltre, diventava fondamentale prestare una maggiore attenzione alla scelta di strategie e didattiche innovative ed interattive anche mediate dall’ uso delle stesse strumentazioni tecnologiche.Da questa premessa, scaturisce l’idea di illustrare un percorso formativo che rappresenta la testimonianza di una buona pratica di formazione erogata ad un gruppo di docenti in modalità blended (nel 2010) presso un Istituto di scuola secondaria di II° in provincia di Avellino.Il corso è stato progettato e realizzato fondamentalmente per raggiungere alcuni obiettivi prioritari:-osservare le trasformazioni sociali e culturali per sviluppare competenze digitali; -conoscere e comprendere cosa sono gli e-book; -individuare quali probabili funzioni ed utilizzo in ambito didattico e in ambienti di apprendimento innovativi. Le problematiche correlate agli obiettivi sono state introdotte in un incontro seminariale in presenza che si è tenuto ad Avellino nel mese marzo, e successivamente sviluppate in rete per un periodo di circa 3 settimane attraverso attività ben strutturate: un sondaggio qualitativo sulla convergenza o la divergenza rispetto alle tecnologie e all’ uso degli e-Book; alcune discussioni guidate (forum) sugli aspetti critici emersi; esercitazioni e problem solving (blog e wiki).
L’attività di formazione proposta a noi docenti dal prof. Rotta Mario mirava ad approfondire il tema delle tecnologie in seno alla didattica e le loro applicazioni possibili nella società. Il percorso, in modalità blended, è stato strutturato nel seguente modo: 1) Primo incontro in presenza -marzo 2010; 2) Sondaggio preliminare on-line; 3) Forum; 4) Esercitazione su un blog; 5) Autovalutazione; 6) Esercitazione sul wiki; 7) Secondo ed ultimo incontro in presenza mese di maggio 2010
Primo incontro in presenza marzo 2010
La capacità di giudicare il sapere non può essere che dei singoli. Essa poggia sulla consapevolezza di ciascuno di poter esercitare il proprio senso critico di fronte agli stimoli, alle informazioni, alle molteplici proposte che giungono attraverso la rete. La facoltà di giudizio, il senso critico risulta, dunque, una delle acquisizioni basilari cui deve condurre la scuola, sin dai primi anni della scuola. E se, in questo processo, la tecnologia è il vero, grande strumento di accesso al sapere, la scuola deve essere il luogo e il centro in cui tale accesso viene sperimentato, appreso e consapevolmente utilizzato. Durante il primo incontro il prof. Rotta propone un questionario a tutti i corsisti per raccogliere una sommaria visione delle aspettative e delle preconoscenze possedute. La sua interessante relazione scaturisce da alcune domande: Cosa è un E-book? Chi sono i nativi digitali? Il prof. Rotta conferma l’impatto delle tecnologie nella società e come esse, una volta evolute nel corso degli anni, possano modificare il nostro modo di vivere. Mentre il libro tradizionale ha un prezzo di copertina, per l’e-book si parla di valore d’uso. Il lettore autonomamente può attribuire un costo all’e-book quando attinge i contenuti. In sintesi, comprendere cosa sia un e-book vuol dire pensare a come il libro interagisce con il digitale. Nel libro tradizionale c’è integrazione con il contenuto mentre nell’e-book possono esserci diverse versioni dei contenuti in base ai dispositivi che si usano. L’e-book rappresenta il futuro del libro che noi abitualmente leggiamo. Ma se il libro tradizionale è già una forma di qualcosa che è scritto, quale sarà il destino dei libri cartacei e quale degli e-book?
Sondaggio preliminare on-line
Il sondaggio viene effettuato entro fine marzo ed è composto da 60 domande suddivise nei seguenti 6 items: Produzione e distribuzione - Ricadute pratiche e modalità d’uso - Rapporti tra autori, lettori ed editori - Libri e biblioteche nel mondo digitale - Implicazioni socioculturali - Implicazioni educative e cognitive.
Attività on-line: Forum
I corsisti, sui threads attivati nel forum, hanno partecipato con numerosi contributi, esprimendo differenti pareri e discorsi a volte anche controversi. È emersa la “solita” spaccatura tra coloro che sono più favorevoli all’uso delle tecnologie rispetto a coloro che, pur manifestando interesse verso l’innovazione, rimangono reticenti circa il loro pieno inserimento nelle scuole ritenendolo eccessivamente pervasivo e rischioso. Insomma, per citare Eco…siamo Apocalittici o Integrati?
Attività on-line: Esercitazione su un blog
Questa, in sintesi, la consegna testuale che il prof. Rotta ha elaborato per i corsisti al fine di rendere le attività più collaborative e significative. «Bene, proviamo a costruire una biblioteca digitale. L'obiettivo è mettere insieme un certo numero di e-Book organizzati in modo tale da poter essere agevolmente utilizzati su un e-Book reader. Ma la domanda a cui dobbiamo cercare di dare una risposta, prima di tutto, è: quale insieme di conoscenze potremmo o dovremmo caricare sugli e-Book reader dei nostri studenti? Immaginiamo uno scenario virtuoso: tutti i nostri studenti hanno un e-Book reader, che utilizzeranno come strumento didattico di base per tutto l'anno. Il dispositivo è ancora vuoto, o meglio, qualche ragazza ci ha già caricato un paio di romanzi e qualche ragazzo dei fumetti digitalizzati. Ora si tratta di caricare sui dispositivi una serie di testi che presumibilmente saranno usati o citati durante l'anno, e qualcuno che ci piace suggerire, o aggiungere nella speranza che rappresenti uno stimolo, una scoperta... ecco, questo è il problema, e tutti gli insegnanti dovranno cercare delle soluzioni da condividere».
Erano solo sette le regole da rispettare per eseguire questo esercizio di problem solving (in realtà più simile ad una attività di webquest). La consegna, in modo ben dettagliata, includeva le modalità di svolgimento e i tempi di scadenza e richiedeva la creazione di una biblioteca digitale da parte del gruppo-corsisti. Ognuno di noi, sempre seguendo le indicazioni contenute nelle sette regole, doveva collaborare a distanza in maniera attiva per contribuire alla costruzione del “prodotto finale”.In uno schema predisposto, per ogni e-Book occorreva inserire alcuni dati quali: autore, titolo, editore e URL per il download. Inoltre, ogni e-Book segnalato doveva essere motivato, cioè al corsista era richiesto di scrivere sinteticamente la sua scelta, richiamando eventualmente il programma della propria disciplina, progetti didattici specifici o interdisciplinari avviati e/o altre ragioni di carattere educativo-formativo per gli alunni.Tale esperienza vissuta attraverso il blog ha suscitato un notevole coinvolgimento. Di fatto, le idee dei corsisti sono pervenute a raffica, in modo completo, ben strutturato e superiore alle aspettative. Indubbiamente la consegna è riuscita a sollecitare l’interesse ed ha motivato il gruppo a condividere il percorso formativo, impegnando tutti in una “sana competizione” per esprimere la propria creatività.
Attività on-line: Wiki
Gestire attività didattiche basate sul wiki implica l’impiego dell’ambiente di apprendimento per azioni di editing, immissione dati/informazioni, forme di cancellazione e creazione di hyperlink e nuove pagine mediante link di rimando. Tutti i partecipanti si sentono incoraggiati a collaborare come in una comunità: l’errore è possibile, funzionale per il miglioramento e l’arricchimento. Il gruppo, in tal senso, assume anche il compito di supporto e/o di pari revisione, perché si concentra nella risoluzione di eventuali problemi e nel raggiungimento del traguardo condiviso. Questa proposta del prof. Rotta M., all’interno del Wiki, è stata decisamente accolta con entusiasmo. I corsisti hanno “scatenato” la loro fantasia offrendo vari contributi, peraltro pertinenti e pressanti. L’ attività, nello specifico, consisteva nel condividere spunti, idee e opinioni critiche (anche di taglio propositivo/progettuale) sull'impatto che gli e-Book (e le risorse digitali in genere) avrebbero determinato sul futuro della scuola, sui contenuti, sulla visione dei confini delle varie discipline, sulle metodologie e sui modelli di insegnamento-apprendimento quotidiani. Alcuni quesiti: e-book gratuito o in comodato d'uso? Chi curerà la selezione? Computer degli studenti o della scuola?
Dal confronto emergono differenti posizioni. Alcuni corsisti ritengono che i cosiddetti “nativi digitali” fondino sempre di più le loro esperienze di apprendimento sulle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sui contenuti immateriali distribuiti attraverso quelle stesse tecnologie con il rischio di essere fagocitati da un flusso incontrollato e continuo di dati. Non si tratta di riluttanza di fronte al nuovo, ma di un uso più consapevole delle tecnologie! Altri pur essendo d'accordo sulla natura e sulle implicazioni di questa rivoluzione, ipotizzano in che modo l'innovazione tecnologica può rappresentare un’opportunità di cambiamento, riflettendo (anche criticamente) su come rendere più “trasparente” la relazione tra didattica e tecnologie, così come quella tra obiettivi educativi della scuola e competenze per la società. Si immaginano scenari virtuosi in cui docenti e studenti possano dominare e programmare tecnologie e realtà virtuali.Pertanto, ciascun partecipante dovrà aggiungere al Wiki almeno un contributo su un argomento ben acquisito tanto da sostenere la sua posizione criticamente giustificata. I corsisti potranno scegliere l'argomento da un elenco di Tags tra i quali: Collaborazione, Costruttivismo, Dematerializzazione, Didattica in rete, Flessibilità, Fonti, Individualizzazione, Integrazione, Interattività, Ipertestualità, Knowledge Management, Lettura, Multimedialità, Multimodalità, Open Content… Il TAG scelto (ovvero l'argomento del contributo) dovrà essere utilizzato come nome di una pagina (crea nuova pagina). Se la pagina già è stata creata, sarà sufficiente modificarla aggiungendo il proprio pensiero a quelli già esistenti. È consigliabile firmare sempre per esteso i propri contributi affinché siano facilmente riconoscibili. È anche possibile attivare link interni al wiki o che rimandano a risorse esterne.
Autovalutazione
Il momento del monitoraggio-valutazione rappresenta il processo di auto-riflessione, metacognizione che ogni corsista si propone al termine di qualsiasi attività effettuata. In questo caso, è risultato fondamentale, comprendere e verificare tutto ciò che è stato fatto e perché, prima di documentare l’esperienza realizzata e di condividerne le opportunità. È stato chiesto di simulare una valutazione dell’intero percorso sviluppato, provando a tracciare una sintesi delle diverse pratiche svolte ed individuando punti di forza e debolezza. Tale attività da completare entro la fine del corso è stata facilitata dalla introduzione di un modulo (foglio elettronico) da compilare on-line inserendo nelle caselle gli elementi significativi che hanno generato le azioni compiute -in modalità asincrona- da altri cinque corsisti.
Ultimo incontro in presenza
Nel mese di maggio 2010, al termine del percorso formativo, il prof. Rotta Mario, ha riassunto il suo intervento conclusivo suddividendolo in due sezioni: 1) Riflessioni: in questo spazio sono stati inseriti i momenti più significativi e sono stati recuperati quegli interventi che hanno contrassegnato la crescita e la riflessione dell’intero gruppo. 2)Domande aperte: per questo settore, il prof. Rotta ha opportunamente scelto alcune domande, formulate dai corsisti nei vari step del percorso, ed ha parzialmente fornito risposte al fine di motivare un successivo approfondimento degli argomenti trattati. Inoltre, le sollecitazioni sollevate hanno permesso di individuare gli aspetti essenziali per poter documentare l’intera esperienza realizzata -in piena collaborazione- durante tutti gli incontri tenuti anche a distanza.
Dopo dieci anni, viene spontaneo riflettere su quanta strada è stata percorsa e come si siano evolute le nostre pratiche quotidiane. Forse si ripropongono le stesse domande sollevate allora: Quale didattica attraverso un uso consapevole e critico delle tecnologie? Che cosa comporta il digital divide per la formazione? Quanto è valido l’utilizzo degli e-book? Quali contenuti selezionare e perché? Quali conseguenze può provocare l’uso indiscriminato delle tecnologie? Risposte ancora mutevoli ed aperte mentre resta comunque indiscusso il valore della scuola, della relazione umana, del senso di responsabilità e professionalità di docenti che, giorno dopo giorno, sono chiamati alla risoluzione di problemi, alla gestione di imprevedibili situazioni, al superamento di sfide che richiedono resilienza, messa in gioco di competenze e valorizzazione di qualsiasi risorsa per lo sviluppo del futuro della nostra società.
Lidia Nazzaro Laureata in Pedagogia, abilitata per insegnamento alle scuole superiori II grado (classe A036) e dottoranda in Diritto, Educazione, Sviluppo. A seguito di vincita di concorsi, docente di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e tutor tirocinio SFP. Vincitrice di due grant per visite di studio LLP/Erasmus+Esperta per la diffusione della cultura scientifica, ambasciatrice Scientix, tutor d’ aula, formatrice, si occupa pure di studi e dinamiche sul Gioco pubblico (in collaborazione OIG - SA) e di pratiche di filosofia dialogica.Ha conseguito numerosi master e perfezionamenti in vari ambiti (didattica TIC e media, DSA, dirigenza scolastica, storia ed intercultura…).