Il miglioramento della qualità della didattica e della “professione insegnante” è stato negli ultimi anni uno dei principali obiettivi di tutti i sistemi d'istruzione europei. In Italia, il progetto di Avaguardie Educative ha sostenuto validamente questo processo,realizzando percorsi e processi d’innovazione di sistema, nell’ambito della didattica e della formazione
In particolare, muovendo dall’esigenza dell’“Attivazione di un sistema organico e strutturato di azioni destinate alla formazione permanente dei formatori”,ha inteso perseguire l’obiettivo di sperimentare e mettere a sistema nuovi percorsi di formazione, secondo una logica di life long learning.La FAD (Formazione a Distanza), costituisce infatti una specifica modalità di formazione “E-learning” con la quale si realizza, come specifica l’Accordo Stato-Regioni del 25 Luglio 2012, “un percorso di apprendimento dinamico che consente al discente di partecipare alle attività didattico-formative in una comunità virtuale“.I campi di applicazione sono andati via via ampliandosi sempre più, tanto da coinvolgere non solo l’apprendimento in fase di aggiornamento professionale, ma anche i percorsi universitari, post-diploma e post-laureaQuesta particolare modalità di formazione si è rivelata nel tempo molto utile e la sua flessibilità è adottata spesso dalle aziende quanto dai professionisti, le prime per i corsi di formazione dei propri dipendenti, i secondi per i corsi di aggiornamento a cui sono obbligati a partecipare periodicamente (un esempio su tutti i corsi per i crediti ECM del personale medico).
L’attività, autogestita dal discente, può svolgersi presso l’Azienda o presso il domicilio del partecipante, attraverso una strumentazione idonea a permettere, tra l’altro, “il riconoscimento del lavoratore destinatario della formazione“.L’innovazione rispetto alla modalità di formazione in aula è evidente: il discente non è più costretto a frequentare fisicamente l’aula, ma può decidere di collegarsi alle piattaforme e-learning per dedicarsi all’apprendimento e all’aggiornamento in qualunque momento della giornata e in qualunque luogo si trovi La formazione a distanza ha subito diverse fasi: da quella cosiddetta per corrispondenza (posta), alla FAD con strumenti multimediali (audiocassette, CD, audio cassette) fino ad arrivare alla modalità che conosciamo oggi, la FAD attraverso l’impiego di tecnologie telematiche.Sempre più spesso, infatti, la richiesta è rivolta a corsi di formazione continua e su larga scala, che la modalità FAD soddisfa pienamente.Non poteva rimanerne fuori la scuola; emerge un vero e proprio fronte di ricerca , anzi una sfida con la necessità di riferirsi direttamente a esperienze consolidate nel campo della formazione in servizio dei docenti.
I dati dell’indagine OCSE TALIS 2013 vedono l’Italia al primo posto per necessità di formazione ICT dei propri docenti: almeno il 36% ha infatti dichiarato di non essere sufficientemente preparato per la didattica digitale, a fronte di una media del 17%. L’Italia è inoltre il primo Paese dell’OCSE, con distanza rispetto agli altri, per percentuale di docenti oltre i 50 anni - il 62%, rispetto a una media OCSE del 35% nella scuola secondaria (Fonte: OECD Education at a glance, 2014). Dato che cambierà in meglio con le assunzioni previste da La Buona Scuola, ma sempre particolarmente elevato .Da questi monitoraggi, INDIRE ha accompagnato la nascita della rete italiana di Avanguardie educative che ha mirato a codificare e sistematizzare il patrimonio di innovazione didattica e metodologico sperimentato nelle scuole che aderiscono,con l’obiettivo di investigare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, tenendo particolarmente conto dei fattori abilitanti e di quelli che ne ostacolano la diffusione.
Il progetto si è poi trasformato in un vero e proprio Movimento – ufficialmente costituito il 6 novembre 2014 a Genova – aperto a tutte le scuole italiane; la sua mission è quella di individuare, supportare, diffondere, portare a sistema pratiche e modelli educativi volti a ripensare l’organizzazione della DidatticaLe esperienze di Avanguardie Educative , che ho avuto modo di sperimentare personalmente,diventano proposte d’innovazione che il movimento intende portare a sistema nella scuola italiana per renderla sempre più flessibile, aperta e moderna. La mission del movimento è diffondere pratiche e modelli educativi per rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del “fare scuola”.L’iniziativa è promossa dal progetto «All’Avanguardia per l’Innovazione» finanziato dal Miur nell’ambito dell’azione #25 del Piano Nazionale Scuola Digitale ed è realizzata in collaborazione con il gruppo di ricerca Indire di Avanguardie educative.
Il Movimento è una comunità di pratica ‘in crescendo’ che evolve, si trasforma e che dal 2014 aumenta di anno in anno il suo contingente, tra scuole capofila delle Idee e scuole adottanti che stanno sperimentando una o più di una delle Idee. A queste si aggiungono le scuole polo che assicurano a livello regionale – insieme ad esperti formatori presenti sul territorio di pertinenza – un’articolata serie di attività di informazione, formazione, diffusione e sostegno alle scuole del Movimento e ai processi d’innovazione.Dal 2016 «Avanguardie educative» è inserito tra le attività per il supporto ai processi di innovazione della scuola sostenute dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 (Programma Operativo Nazionale plurifondo «Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento» attraverso attività rivolte ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, su tutto il territorio nazionale.In presenza, tramite seminari residenziali informativi/formativi o immersivi in occasione di convegni e fiere di settore, forum, visite e incontri presso le scuole del Movimento da parte di docenti esperti, formatori delle scuole polo regionali e ricercatori INDIRE; e online, tramite la community di «Avanguardie educative».
Onine, in un ambiente dedicato che, oltre a contenere materiali multimediali interattivi, spunti di riflessione e documenti di approfondimento scaricabili, è diventato vero luogo di raccordo e condivisione di esperienze, secondo la logica della comunità di pratica.Un’esperienza condotta personalmente che per quando mi riguarda è ancora in svolgimento e che è risultata fin qui motivante e gratificante«Avanguardie educative» è stato selezionato come buona pratica di «ecosystem» al quale far riferimento nella Conferenza internazionale annuale promossa da European Schoolnet «Eminent 2017», riconoscendo in particolare il valore innovativo della strategia di networking che permette di consolidare una metodologia d’incontro tra bottom-up e top-down.European Schoolnet, in occasione del suo 20° anniversario, ha pubblicato l’Open Book of Educational Innovation. Il documento raccoglie le iniziative più significative a livello di stati membri a sostegno dei processi d’innovazione e di trasformazione dell’educazione e fra queste anche quella del Movimento «Avanguardie educative».Credere nella Formazione a Distanza significa essere convinti che si tratti di una risposta convincente alle esigenze della formazione.La tecnologia è, in questo caso, il sistema che permette agli individui di organizzare i propri tempi e conciliare lavoro, vita privata e formazione, in un mondo in cui una cosa non esclude necessariamente l’altra.Naturalmente, come in ogni cosa esistono aspetti positivi e negativi che occorre sempre considerare.
GIOVANNA SALITO Docente di Scuola Primaria Attualmente distaccata presso Usr Campania Laurea in Materie LetterarieSpecializzazione Polivalente per l'Insegnamento di Sostegno Referente Progetto Qualità e redattore del Manuale della Qualità secondo le norme Iso 9001.Referente e Osservatore Invalsi Esperienza decennale di Funzione Strumentale sulla Valutazione e dal 2016 membro NIV Corrispondente locale di alcune testate giornalistiche.