La formazione in servizio dei docenti: un piccolo quadro storico e normativo

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Formazione. Storia ed etimologia della parola 

 

Il sostantivo formazione significa «acquisizione di una determinata consistenza materiale …» (cfr. Devoto -Oli, Vocabolario della lingua italiana, Le Monnier) è presente nella nostra lingua italiana, specialmente nella sua accezione etica, dall’inizio del secolo XIV. È un sostantivo che continua quello latino formatio, -onis che a sua volta deriva da forma, -ae che letteralmente significa «prendere forma». Orazio nei Sermones (I, 4) accosta formare a puerum dictis esplicitando, così, la valenza etica del verbo. La stessa cosa fa Seneca nelle Epistole a Lucilio (36,8) trattando la formazione dell’animo: Animos nostros in amorem sui natura formavit (trad. it. La natura ha educato i nostri animi all’amore di sé). Il concetto di formazione è strettamente ed intimamente connesso a quello di educazione e di istruzione, in quanto la «formazione» di e in un soggetto si realizza solamente dopo un adeguato, costante e continuo sviluppo negli ambienti educativo-istruttivi) (famiglia, scuola et alii). 

Le recenti riforme scolastiche (in primis la L. 107/2015) si sono poste come obiettivo prioritario quello di integrare nella didattica le tecnologie informatiche. Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È un pilastro fondamentale della cosiddetta La Buona Scuola (legge 107/2015), una visione operativa tesa all’innovazione del sistema scolastico e alle opportunità dell’educazione digitale.Fu nell’anno 2007 che si è discusso per la prima volta di un Piano Nazionale per la Scuola Digitale che aveva l’obiettivo principale di modificare gli ambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale nella Scuola.

Con la L. 107/2015 i media sono considerati, tout court, «ambienti del sapere». Dalle prime macchine per insegnare ad oggi, le tecnologie hanno e conoscono un’evoluzione la cui parabola oggi è segnata dalle applicazioni, ne citiamo solo alcune, che qui elenchiamo: Per le risorse video: YouTube, la Rai (Rai Educational, Rai Storia, Archivio Luce, ecc…) Per le risorse multimediali: Google, Google Books, Google Earth, Liber Liber, EdMondo, Scuola Digitale, ecc…

La formazione in servizio oggi. 

La formazione in servizio consiste nel dovere dell'insegnante di sviluppare e migliorare la propria professionalità e rientra nelle attività funzionali all'insegnamento (come ad es. la progettazione, la ricerca, ecc…) L’art. 282 del Testo Unico Istruzione sancisce che «l’aggiornamento è un diritto-dovere del personale ispettivo, direttivo e docente». Tale doverosità è ribadita, in generale, dall’art. 7 del Testo Unico del pubblico impiego (D. Lgs. 165/2001) che appunto vale per tutti i dipendenti pubblici. Il CCNL Scuola scorge, invece, nell’aggiornamento professionale del personale scolastico solo un diritto. Nella L. 107/2015 la formazione del docente è «obbligatoria, permanente e strutturale» (c. 124) e si svolge, a differenza della formazione in ingresso, fuori dall’orario di insegnamento. Tuttavia, lo si ricordi, il personale docente può usufruire di un permesso di 5 giorni (per ogni anno scolastico) per per la partecipazione ad iniziative di aggiornamento riconosciute dall'amministrazione. Per tale ragione, infine, ogni scuola deve dotarsi di un Piano di aggiornamento e di formazione. 

Pietro Salvatore Reina, docente di religione presso l'Istituto Comprensivo Merano I. Ha conseguito il titolo di Magistero in Scienze Religiose presso l'ISSR «San Luca» di Catania. Laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Catania. Membro del Direttivo della «Società Dante Alighieri»-Comitato di Bolzano. Autore di articoli e recensioni (Stilos) e di tre saggi (Tre donne alla ricerca della verità: Elsa Morante, un angelo amato di penna; Lalla Romano e Susanna Tamaro, l'inquieta via verso la luce; Pier Vittorio Tondelli, un tessitore di parole intrecciate dalla grazia e dalla bellezza) nel volume 5° dell'opera La letteratura e il sacro (a cura di Francesco D. Tosto), Bastogi, Roma, 2017 (Primo Premio «Tulliola Renato Filippelli»). Co-autore con il dirigente scolastico Luigi Martano del saggio Dentro o Fuori. Bullismo - Cyber, Edizioni Circolo Virtuoso, 2017.

 

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