La situazione di emergenza COVID-19 ha reso indispensabile la ricerca di uno strumento o metodologia che permettesse di veicolare le conoscenze, sviluppare competenze e suscitare interesse e curiosità negli alunni; i mezzi che la tecnologia mette a disposizione promuove l’utilizzo della didattica chiamata “a distanza”: DAD
La DAD diviene uno strumento che permette di assicurare il diritto allo studio e al tempo stesso permette di mantenere i contatti tra i vari alunni e i docenti del gruppo classe.
Sara’ cura di ogni docente trovare gli strumenti e le metodologie più adatte a garantire lo svolgimento della propria didattica
Gli strumenti proposti affinché si realizzi il percorso educativo devono essere diversi perche’ devono tenere in considerazione che gli alunni hanno abilità diverse .
Per le azioni °25 e °28 del PNSD “La formazione dei docenti deve essere centrata sull'innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione dei nuovi paradigmi educativi e la progettazione operativa di attività”
Pertanto il corpo docente non si è trovato del tutto impreparato dopo l’adozione nel 2015 del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Un elemento da tenere nella dovuta considerazione e che non tutti gli allievi, per i motivi più disparati (economici, culturali, logistici etc.), si trovano nella medesima condizione in termini di connettività, di accesso alla rete e di disponibilità degli strumenti necessari.
La didattica a distanza quindi per chi ha le capacità cognitive e gli strumenti che gli consentono di utilizzarla permette di raggiungere prestazioni di ottimo livello ma per gli studenti più fragili potrebbe trasformarsi in una sfida che potrebbe generare insuccesso e frustrazione.
Ecco perché ogni docente deve individuare metodologie e strategie più adatte ad assicurare il massimo grado possibile di apprendimento ad ogni allievo, considerando le sue cararatteristiche ed i bisogni e valorizzando le sue peculiari differenze.
Non basta integrare le diversità ma includerle, fare spazio alla ricchezza della differenza, adeguando, di volta in volta, gli ambienti e le prassi in base ad ogni specifica singolarità.
Il docente sceglierà gli strumenti che applicano tecniche collaudate per migliorare l'apprendimento, indipendentemente dall'età e dalle capacità degli studenti, creando ambienti didattici inclusivi non solo per le persone con disabilità permanenti o con limitazioni contingenti, ma anche per tutte le personalità caratterizzate da intelligenze e stili cognitivi intesi come espressione delle diversità individuali.
Questi strumenti digitali offrono opportunità per la produttività, la relazione, l’interazione e l’apprendimento significativo.
La DaD impone una riorganizzazione delle prassi consolidate e una ridefinizione dei tempi, degli strumenti, delle metodologie e, non in ultimo, anche delle micro-abilità..
La scuola presenta diverse tipologie di alunni che possono trarre giovamento dalla DAD, alunni ospedalizzati, alunni che, a causa di malattie non possono frequentare fisicamente la scuola,
alunni con disabilità certificata (DVA), allievi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o che vivano situazioni psicosociali e/o familiari problematiche (BES anche non certificati).
La distanza fisica va colmata con la vicinanza umana soprattutto nel caso di alunni BES, l’impegno maggiore consiste nel rendere realmente inclusivi le metodologie e gli strumenti dell’insegnamento - apprendimento.
Gli insegnanti specializzati si sono trovati già preparati proprio perché la tecnologia e gli strumenti innovativi sono stati negli ultimi anni alla base della didattica inclusiva
Dai vari testi di legislazione scolastica emerge un concetto di inclusione che modifica l’idea stessa di didattica:”non più dare a tutti le stesse cose, ma dare a ciascuno ciò di cui ha effettivamente bisogno.”
La Nota 388 del 17 marzo 2020 precisa, infatti, che la didattica a distanza deve essere anche l’occasione per interventi sulle criticità più diffuse.
“Nella progettazione e realizzazione delle attività a distanza occorre, quindi, dedicare particolare attenzione alla presenza in classe di alunni con bisogni educativi speciali (BES), cercando di valutare le condizioni che rendono la didattica a distanza accessibile e utile anche a questi alunni. E’ dunque richiesta una particolare attenzione per garantire a ciascuno pari opportunità di accesso a ogni attività didattica”, tenendo sempre come punto di riferimento il Piano educativo individualizzato (PEI), normato dal DM 66/2017 e dal D.Lgs 96/2019.
“La strumentazione tecnologica, con cui questi studenti già hanno di solito dimestichezza, rappresenta un elemento utile di facilitazione per la mediazione dei contenuti proposti. Occorre rammentare la necessità, anche nella didattica a distanza, di prevedere l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, i quali possono consistere, a puro titolo esemplificativo e non esaustivo, nell’utilizzo di software di sintesi vocale che trasformino compiti di lettura in compiti di ascolto, libri o vocabolari digitali, mappe concettuali,...”(MIUR, Nota 388 del 17 marzo).
La Nota 388 sottolinea che “ Per gli alunni con BES non certificati, che si trovino in difficoltà linguistica e/o socio economica, il Dirigente scolastico, in caso di necessità da parte dello studente di strumentazione tecnologica, attiva le procedure per assegnare, in comodato d’uso, eventuali devices presenti nella dotazione scolastica oppure, in alternativa, richiede appositi sussidi didattici attraverso il canale di comunicazione attivato nel portale ministeriale “Nuovo Coronavirus” alla URL https://www.istruzione.it/coronavirus/index.html all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
La Didattica a Distanza impone l’utilizzo di video lezioni ma il libro di testo riveste una funzione primaria e imprescindibile nella didattica, che arricchisce il proprio corredo con contenuti digitali.
Proprio per rispondere alle esigenze di tutti gli alunni, sono diversi gli strumenti a disposizione quali ad esempio: CLASSROOM o TEAMS ( classi virtuali), GOOGLE MODULI O MICROSOFT FORMS ( verifiche);GOOGLE TRADUTTORE O MICROSOFT TRANSLATOR ( opzioni per lingue diverse) oltre alle app per l’accessibilità presenti all’interno delle piattaforme G SUITE, MICROSOFT 365, il sistema operativo CHROME OS per Chromebook.
Apple ha inoltre dedicato un portale specifico all’inclusione: https://www.apple.com/it/accessibility/. Il cui motto è “una tecnologia è grande se migliora la vita di tutti”.
Il ministero ha predisposto il sito https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html.
La comunità E-twinning ha prodotto un e-book scaricabile a questo link: https://etwinning.indire.it/sos-didattica-a-distanza
Le varie case editrici hanno attivato delle piattaforme di condivisione di materiali didattici gratuiti che riporto di seguito:
https://www.rizzolieducation.it/asettembreconvoi/
https://it.pearson.com/kilometro-zero.html
piattaforma https://www.loescher.it/isw-index.aspx
piattaforma https://www.hubscuola.it/
piattaforma https://www.giuntitvp.it/
https://www.latteseditori.it/lezioniincorso#lezioni-in-corso
https://formazionesumisura.hubscuola.it/
https://www.capitello.it/didattica-a-distanza/
https://didattica.lascuoladigitale.com/
https://www.erickson.it/it/approfondimento/digi-quaderni/
Come previsto dall’ Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura “l'uso delle nuove tecnologie non è fine a se stesso piuttosto è un mezzo per sostenere opportunità di apprendimento degli individui”
La sfida è stata lanciata i docenti l’hanno subito raccolta….
Maria Giusj Mancuso Docente di matematica e scienze e sostegno nella scuola secondaria di primo grado SMS VIRGILIO di Paternò (Ct). Docente di evoluzione della didattica presso università telematica ecampus, Docente formatore per Osf, formatore Eipass, Apple teacher, presidente Associazione Centro Studi Leonardo di Paternò.