L’EVOLUZIONE DELLA SCUOLA: TRA SOGNO E REALTA’

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

La Scuola tra social- influencer e pandemia

“L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo”.

 A pronunciare questa frase che sa di “pietra miliare” è Nelson Mandela, capace di proseguire il pensiero dei grandi e umili pedagogisti che già, agli albori del’900, avevano percepito il grande ruolo della cultura nella civiltà moderna. La stessa civiltà che, a distanza di un secolo deve fare i conti con l’avvento dei Social Network, (Facebook, Twitter, Instagram fra tutti). Certamente, pur condividendo il progresso e la sua inevitabile evoluzione, non avrebbero mai accettato un'interferenza dei social così forte al punto di diventarne predominanti.

Maria Montessori non avrebbe immaginato l’interferenza dei social nell’istruzione, così come di concerto il maestro Manzi nella storica trasmissione “Non è mai troppo tardi” creata dalla RAI per ridurre l’analfabetismo, padre del dopoguerra, non avrebbe mai pensato di confrontarsi con una piattaforma digitale capace di attraversare i continenti in un battito di ciglia. La lezione di Maria Montessori è duplice e straordinariamente attuale al tempo della pandemia che ha aumentato le disuguaglianze tra i bambini, in quanto tutti partono da una base sociale ed economica diversa.

E’ ormai chiaro ed affermato che il fenomeno, divenuto pervasivo, incide nel rapporto fra educazione ed apprendimento aprendo un ampio dibattito fra gli scettici e i fautori. 

I primi che ritengono, l’uso spropositato dei social e molti dei suoi contenuti, influenzare negativamente il rapporto educativo-comportamentale-scolastico dei ragazzi. Dall’altra i fautori che considerano l’integrazione dei Social Network nella didattica una risorsa e un’importante opportunità per ricostituire i momenti dell’apprendimento scolastico all’interno dei contesti sociali quotidiani.

Il sogno per una sana attività culturale ed educativa sarebbe creare un equilibrio fra i canoni fra cultura della didattica e l’uso dei Social come momento di crescita.  

All’interno di tale quadro, a livello di ricerca educativa, sarebbe prioritario attenzionare le modalità con cui insegnanti e studenti percepiscono l’uso dei Social Network nella scuola e il loro utilizzo come strumenti didattici. La problematica si ampia in quanto vivendo una società di nativi digitali l’uso degli strumenti informatici è alla portata anche dei più piccoli.

Per tale motivo la nuova concezione dell’attività educativo-didattica, nel mare magnum di informazioni e notizie, deve essere volta a “scegliere” quelle i cui criteri base siano affidati alla crescita educativa e capire quando una notizia è affidabile e come si può arrivare dritti all’obiettivo senza “abboccare” alle varie esche che si trovano su internet.

Uno studio realizzato da neuroscienziati, psicologi e pedagogisti ha dimostrato come la comunicazione debba essere guidata per far confluire le informazioni nel canale positivo dell’utente tenendo conto che il “multitasking” non è possibile negli esseri umani. Ciò sta a significare che l’utilizzo contemporaneo di strumenti e social se da un canto tende a sviluppare riflessi e velocità dall’altro aumenta i tempi di lettura. Ne deriva un abbassamento significativo delle performance sia di comprensione che di memorizzazione.

Altro elemento basilare consiste che i social hanno una valenza se la comunicazione non viene ghettizzata, rivolta solo agli iscritti, creando gruppi, ma più partecipata possibile. Questa è una delle caratteristiche del mondo digitale ed è quindi opportuno esprimersi con rispetto verso gli altri.

Esiste poi il problema legato all’utilizzo dei social senza limiti di tempo per cui step by step si arriva alla dipendenza che può sfociare in patologia.

Con la seconda ondata dell’emergenza COVID-19 si ritorna a parlare di DAD (Didattica a Distanza) così come avvenuto nel primo lockdown, dove la didattica a distanza è stata avviata non senza difficoltà, ha fatto emergere disuguaglianze e isolamento didattico mettendo, di fatto, a repentaglio il diritto allo studio e l’accesso ad un’istruzione di qualità. Le analisi fatte dimostrano che pur il 98% degli studenti analizzati abbia seguito le lezioni online, solo il 12% crede nel miglioramento qualitativo dell’apprendimento mentre per il 43,5% ritiene sia peggiorato. Altra valutazione importante sta nel fatto che “7 ragazzi su 10 ritengono di ricevere un carico maggiore di compiti e il 60% teme che gli insegnanti non riusciranno a concludere il programma entro la fine dell’anno scolastico. Tuttavia, il 58% crede che la chiusura delle scuole non influenzerà in modo decisivo il voto in pagella” Lo afferma Terre des Hommes e ScuolaZoo attraverso i risultati dell’indagine online 

Quando è stato chiesto ai  ragazzi sul futuro della DAD la risposta, più di speranza che di logica, tendeva al ripristino della normalità proprio per le difficoltà connesse alla DAD, solo in pochi ritengono che la DAD può avere utilità.

Appare evidente che i ragazzi hanno vissuto il periodo del lockdown andando alla scoperta di nuove attività in casa e hanno cambiato radicalmente le loro abitudini anche attraverso una maggiore richiesta di informazione attraverso la TV o alla ricerca di notizie sanitarie mediante siti online.

I canali tradizionali hanno prevalso sui social network pur, questi ultimi rimanendo i più utilizzati per mantenersi in contatto. Nonostante, infatti, il fiorire di nuovi software per organizzare videochiamate, Whatsapp e Instagram restano i preferiti. 

Volgendo lo sguardo al futuro il 62,5% degli studenti dichiara che non continuerà a incontrare gli amici via chat mentre 1 su 3 che abbandonerà le abitudini prese in isolamento perché lo ha reso più triste. Il momento è certamente uno dei più duri del secolo è solo una saggia condivisione e comprensione potrà far si che i bambini e i ragazzi possano credere ancora in un futuro senza lascarsi andare al pessimismo.  Preoccupa infatti il loro stato d’animo in questa nuova fase della pandemia, dove si prospetta un secondo lockdown, che genera una insoddisfazione generale per la didattica a distanza legata al rendimento scolastico futuro. E’ un momento nel quale le istituzioni dovranno lavorare per alimentare la certezza mantenere sempre alte le performance degli studenti italiani e la loro voglia di sapere e cultura.  

Rosanna Gangi, docente, Ha lavorato presso gli Enti Locali, Lavora presso il MIUR  dal 1993. Laurea In Scienze della Comunicazione presso l’Università di Messina, Laurea Specialistica in scienze pedagogiche  presso l’Università Tor Vergata di Roma, Master in Legislazione  scolastica e management della negoziazione, docente specializzata per alunni disabili, specializzazione biennale per soggetti con disturbi dell’apprendimento. Docente tutoe coordinatore presso Università di Enna. Ha conseguito diversi Master di I e II livello tra cui “ La Dirigenza scolastica nella scuola dell’autonomia”. Ha operato dal 1996 all’interno delle Istituzioni scolastiche come responsabile di progetti sulla conoscenza del territorio. Con diverse pubblicazioni scolastiche e multimediali. Esperta esterna MIUR PON  FSE . Formatore MIUR nel Piano Formazione Docenti. Ha svolto diversi incarichi con gli enti pubblici tra cui Esperto esterno Nucleo di Valutazione. Elaborazione e  coordinamento del progetto “Vivere Priolo” dal 2003 al 2007. Ha svolto diverse Funzioni strumentali dal Coordinamento del PTOF alla Valutazione , sostegno agli alunni, Fondi strutturali Europei e Indire e Invalsi. Referente di Plesso. Insegna al II Istituto Comprensivo “A. Manzoni ” di Priolo Gargallo dal 1998. Ha curato e scritto la pubblicazione “Priolo tra bellezza e cultura” anno 2012. 

 

                                                                                                                     

M.A.GI.C. - Education Training

Tel.0832.521887 - Cell. 368.581458
Via Arturo Caprioli N°8 - 73100 Lecce
P.I.05034810753 - Email luigimartano51@gmail.com

© M.A.GI.C. Education Training di Luigi Martano All Rights Reserved.Design By Promowe.it

Search