#vamping e fascino del rischio

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Il vamping fa sentire gli adolescenti parte di una cyber-comunità notturna che individua tramite hashtag i suoi appuntamenti e luoghi di ritrovo.  Lo chiamano #vamping perché come i vampiri che si aggirano nelle ore notturne, i teenager aspettano il buio per materializzarsi sui social media al fine di inviare sms e tweet, chattare su WhatsUp e Snapchat, postare foto con Instagram o brevi video su Tik Tok. 

 Questo tipo di pratica, può causare dei danni allo sviluppo psicofisico dell’adolescente (o pre-adolescente), può comportare problematiche quali variazioni di umore, irritabilità, deficit di concentrazione, difficoltà nell’apprendimento , depressione e persino il rischio a tendenze suicide.

Il fascino del vamping a volte è una reazione, perchè permette una conversazione intima fuori dal controllo genitoriale, indica una reazione ad una vita troppo ricca di impegni, che lascia poco margine agli interessi personali, o semplicemente risponde a un bisogno di socializzare, che diventa più importante del dormire, della scuola e di altre attività. I ragazzi e le ragazze  spesso non resistono alla tentazione, avendo a portata di mano smartphone e tablet, e con il passare del tempo non ce la fanno a smettere.

Pedagogisti, psicologi e antropologi  hanno chiarito da molto tempo che l’adolescenza con il suo fascino del rischio è il risultato di un diventare grandi in un contesto culturale evoluto, in una società progredita, dove la transazione all’età adulta rimane sempre più incerta, non solo in campo lavorativo ma anche affettivo; pertanto i ragazzi e le ragazze che aspettano le luci dell’alba non è certo una novità e lo stesso vale per la ricerca di spazi appartati lontano dagli occhi intrusivi dei genitori.

La comunità, sia a livello globale che locale, può svolgere, però, un ruolo di protezione. Molta letteratura sottolinea che lo stile più protettivo è quello autorevole, caratterizzato da osservazione e supervisione dei figli/discenti attraverso regole esplicite, ma con costante apertura e disponibilità al dialogo e soprattutto all’ascolto delle difficoltà implicite ed esplicite.

Diventa urgente l’educazione alla rete. L´illusorio anonimato che Internet sembra garantire (attraverso ad esempio l´utilizzo di nickname o profili falsi) spesso consente di ledere e calpestare senza rispetto i dati sensibili, rubare identità, demolire psicologicamente, con comportamenti aggressivi.

Nasce un nuovo bisogno sociale, quello della condivisione educativa sul digitale; vanno osservate le nuove competenze e gli ambienti per l'apprendimento, che intervengono sul contrasto alla dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità dell'istruzione, potenziandola. 

E’ di estrema importanza la Risoluzione approvata nel novembre 2013 dall´ONU proprio sul tema della "Privacy nell´era digitale" con la quale si invitano gli Stati membri ad operare per prevenire le violazioni del "diritto umano alla privacy" e si sottolinea la necessità che nel mondo online i diritti debbano godere della identica tutela offerta loro nel mondo reale.

Giorgina Di Ioia, Pedagogista clinico, già Giudice onorario minorile presso la Corte d’Appello del Tribunale di Campobasso, già formatore  in qualità di docente supervisore SSIS e tutor coordinatore TFA per le abilitazioni dei docenti della scuola secondaria di secondo grado (presso L’Università del Molise), per i neoassunti in ruolo e corsi in varie scuole. Docente presso il Liceo Artistico “G. Manzù” - I.I.S “M. Pagano” CB - (Liceo Classico, Artistico e Scientifico). Specialista certificata presso INDEX-IPR International Professional Registers dell’Istituto Itard.

Autrice di numerosi articoli, ha collaborato dal 2003 al 2011, al “Giornale di Pedagogia”, edizioni junior; dal 2016 e ancora oggi alla redazione nazionale del “ Diogene’s Journal”, Periodico Scientifico-Professionale on-line dell’Istituto Itard; dal 2019 collabora al Network di Professionisti per Soluzioni Integrate, “ConsulenzeIntegrate2.0”(https://consulenzeintegrate.wordpress.com).

Ha pubblicato ”Il caso del bullo con disturbi di apprendimento”, nel volume “Il Pedagogista. Ambiti professionali e competenze”, a cura di Marco Paolo Dellabianca, edizioni junior, 2009; Il giudice onorario minorile: ruolo, funzioni, processi”, nel volume “Pedagogia giuridica”, edizioni junior, 2010, a cura di Piero Crispiani. Ha collaborato al volume “Reti contro la dispersione scolastica”, I cantieri del possibile, a cura di Marco Rossi Doria e Silvia Tabarelli, Erickson, 2016 

E’ autrice per Erickson del lavoro “Prevenzione e valutazione Pedagogica del Bullismo”, Erickson live, 2011. 

E’ autrice  del lavoro “Prevenire, valutare e contrastare bullismo e cyberbullismo”

Ricerche e buone pratiche. Giorgina Di Ioia (a cura di), Erickson live, 2020

Giorgina Di Ioia, Pedagogista clinico, già Giudice onorario minorile presso la Corte d’Appello del Tribunale di Campobasso, già formatore  in qualità di docente supervisore SSIS e tutor coordinatore TFA per le abilitazioni dei docenti della scuola secondaria di secondo grado (presso L’Università del Molise), per i neoassunti in ruolo e corsi in varie scuole. Docente presso il Liceo Artistico “G. Manzù” - I.I.S “M. Pagano” CB - (Liceo Classico, Artistico e Scientifico). Specialista certificata presso INDEX-IPR International Professional Registers dell’Istituto Itard.Autrice di numerosi articoli, ha collaborato dal 2003 al 2011, al “Giornale di Pedagogia”, edizioni junior; dal 2016 e ancora oggi alla redazione nazionale del “ Diogene’s Journal”, Periodico Scientifico-Professionale on-line dell’Istituto Itard; dal 2019 collabora al Network di Professionisti per Soluzioni Integrate, “ConsulenzeIntegrate2.0”(https://consulenzeintegrate.wordpress.com).Ha pubblicato ”Il caso del bullo con disturbi di apprendimento”, nel volume “Il Pedagogista. Ambiti professionali e competenze”, a cura di Marco Paolo Dellabianca, edizioni junior, 2009; Il giudice onorario minorile: ruolo, funzioni, processi”, nel volume “Pedagogia giuridica”, edizioni junior, 2010, a cura di Piero Crispiani. Ha collaborato al volume “Reti contro la dispersione scolastica”, I cantieri del possibile, a cura di Marco Rossi Doria e Silvia Tabarelli, Erickson, 2016 E’ autrice per Erickson del lavoro “Prevenzione e valutazione Pedagogica del Bullismo”, Erickson live, 2011.

 

  

 

M.A.GI.C. - Education Training

Tel.0832.521887 - Cell. 368.581458
Via Arturo Caprioli N°8 - 73100 Lecce
P.I.05034810753 - Email luigimartano51@gmail.com

© M.A.GI.C. Education Training di Luigi Martano All Rights Reserved.Design By Promowe.it

Search