Da molti anni uno degli obiettivi di forte interesse del mondo intero è la Salute come completo stato di Benessere fisico e psichico per tutti; ad occuparsene c’è la politica sociale ed economica, ci sono le ricerche sul welfare e i documenti nazionali ed internazionali dei governi e delle agenzie che si occupano di sviluppo e cooperazione, c’è l’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Il 25 settembre 2015 a New York i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite (ONU) hanno adottato all'unanimità la risoluzione 70/1 "Trasformare il nostro mondo: l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile".
L'Agenda con i suoi Obiettivi di Sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs), entrata in vigore a livello internazionale il 1° gennaio 2016 e gli Stati membri ONU si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030, punta alla salvaguardia delle risorse ambientali, sociali ed economiche, all’equità intergenerazionale e alla giustizia planetaria, alla tutela e alla promozione della salute e del benessere.
Tra i 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile il “Goal 3: SALUTE E BENESSERE. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” si rivolge a promuovere ciò investendo in educazione e formazione per contribuire all’incremento e alla distribuzione della ricchezza, alla stabilità e coesione sociale, alla salute generale della popolazione mondiale.
Grandi progressi su scala globale sono stati fatti rispetto all’aumento dell’aspettativa di vita e alla riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna, infatti dal 2000 i vaccini contro il morbillo hanno prevenuto quasi 15,6 milioni di morti e l’istruzione rivolta alle madri ha innalzato la probabilità di sopravvivenza dei figli.
Nelle zone in via di sviluppo purtroppo, la proporzione di madri che non sopravvivono al parto è ancora oggi 14 volte maggiore rispetto al tasso di mortalità materna delle regioni sviluppate; fortunatamente un numero maggiore di donne sta ricevendo assistenza prenatale; anche se ancora solo la metà riceve la quantità raccomandata di assistenza medica di cui ha bisogno.
Importanti sono i progressi compiuti nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Le nuove infezioni da HIV tra i bambini sono diminuite del 58% dal 2001 anche se ancora si registrano nuove infezioni da HIV tra gli adolescenti, soprattutto ragazze e donne.
Molti sono ancora gli sforzi necessari per sradicare definitivamente un’ampia varietà di malattie ed affrontare numerose questioni relative alla salute verso uno sviluppo sostenibile.
La crisi pandemica causata dal Covid-19 ha portato l’attenzione sulla necessità di definire strategie per perseguire gli obiettivi di salute e benessere secondo il nuovo modello di sostenibilità.
È necessario rafforzare il sistema socio-sanitario e la promozione di salute e benessere di tutti basandosi sul principio di sostenibilità, circolarità, olismo e lotta alle disuguaglianze sociali. Sfida ambiziosa ma possibile per sconfiggere la povertà e il disagio sociale con un coordinamento tra istituzioni e società a livello locale, regionale, nazionale, internazionale e mondiale.
Ferramosca Mavi Docente di scuola primaria dal 2001. Laureata in Filosofia V.O. presso l’università degli studi di Lecce e DEC-Dirigenza e Coordinamento dei Servizi Scolastici, Formativi e Sanitari- presso l’università degli studi di Tor Vergata Roma. Specializzata nel Sostegno Didattico presso l’università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Membro dello staff direttivo, Funzione Strumentale Valutazione, del proprio istituto e del Consiglio di Circolo, referente per la valutazione nei progetti P.O.N.