La rivista Magic e-School, pubblicata on line con cadenza mensile in modalità open access, vede la luce in un anno foriero di grandi novità.
Nasce quasi in contemporanea al secondo governo Conte che sceglie come ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti il quale, con il suo ampio curriculum internazionale, esprime da subito una grande attenzione per la scuola, la formazione e la ricerca, definendo la conoscenza come “nuovo petrolio” e valorizzando la partecipazione dei giovani nel dibattito pubblico del paese. In quest’ottica, come una bussola nel mare magnum dei mutamenti culturali e sociali, la nostra rivista vuole indicare la strada per restituire alla cultura il suo innato valore. Essa rappresenta una rassegna di esperienze, testimonianze e approfondimenti delle tematiche più interessanti del panorama educativo con lo scopo di informare e incuriosire il lettore.Un team di docenti operosi, che crede nel valore della scuola come officina del sapere, costituisce la redazione della rivista sotto la sapiente guida del Dirigente dott. Luigi Martano e affronta, in maniera multidisciplinare, il tema dell’ educazione nell’ ottica della modernità.Scrive Edgar Morin: “Un’educazione rigenerata non saprebbe, da sola, cambiare la società, ma potrebbe formare adulti più capaci di affrontare il loro destino, più capaci di far fiorire il loro vivere, più capaci di conoscenza pertinente, più capaci di comprendere le complessità umane, storiche, sociali e planetarie, più capaci di riconoscere gli errori e le illusioni della conoscenza, più capaci di comprendere… più capaci di affrontare l’avventura della vita.”.
Accompagnati da questa intensa citazione, iniziamo il cammino all’ interno della nostra rivista dove il ruolo centrale è dato alla Persona e alla sua partecipazione costruttiva alla vita civica e sociale espressa nel rispetto dei diritti umani, nel sostegno alla diversità sociale, alla coesione, allo sviluppo sostenibile. È doveroso celebrare il ruolo della teen-ager Greta Thumberg , una Giovanna D’ Arco 2.0, per l’ impegno speso sull’ emergenza clima, simbolo del movimento Fridays for Future e alla quale Amnesty International ha deciso, poche settimane fa, di assegnarle il premio “Ambassador of Conscience 2019”. Il suo messaggio ci invita a manifestare un senso di appartenenza al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’ Europa in generale.In questo scenario complesso e in continua evoluzione, bisogna rivedere il patto educativo tra le varie agenzie, scuola, famiglia e istituzioni che devono creare interconnessioni al cui centro deve esserci lo sviluppo completo della persona. Siamo nell’ era della diffusione e dell’utilizzo di sempre più nuove tecnologie nelle relazioni sociali, che fanno emergere delle criticità coinvolgendo anche i processi educativi e formativi. L’ uso di strumenti tecnologici a supporto della didattica, in particolare come ausilio per gli studenti DSA, può apportare dei vantaggi solo quando non si lascia spazio all’ improvvisazione. Il disagio del vivere contemporaneo, in quella che J.K.Galbraith ha definito società dell’ opulenza, non è esistenziale ma culturale e attacca anche il ruolo della famiglia alimentando fenomeni come le famiglie multiproblematiche nei suoi vari modelli ma che ancora non perdono il ruolo di “tana” o “casa” (ben espressi nei quadri dell’ artista Fernando Botero). Bisogna alimentare un’alleanza educativa nel rapporto famiglia- scuola, un cammino di reciprocità con un obiettivo comune: l’ educazione e la formazione dello studente.
Attraverso una didattica inclusiva, ci si può aprire alla diversità dei singoli apprendimenti come l’apprendimento socio-emotivo (SEL) utile alla promozione di se stessi nell’ individuazione delle proprie potenzialità, la Metodologia della narrazione e riflessione (MNR), pratica che tende all’ ascolto profondo, all’ utilizzo delle tecniche della facilitazione e della mediazione dialogica anche in funzione della prevenzione dell’antisocialità in genere. Una delle più grandi scoperte neurobiologiche del secolo scorso, è stata quella dei neuroni specchio che hannoun ruolo fondamentale nello sviluppo di alcune peculiarità umane come l’empatia, il linguaggio verbale e la capacità di imparare mediante l’imitazione. Attraverso l’imitazione possiamo cogliere varie opportunità offerte dal programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport (Erasmus plus) come l’attività di Job Shadowing aperta a studenti e docenti. Questa pratica, che è l’arte di osservare e apprendere, si concretizza in un breve soggiorno presso un ‘ organizzazione partner in un paese straniero con lo scopo di ricevere formazione osservando i professionisti nel loro lavoro giornaliero, scambiandosi buone pratiche, sviluppando conoscenze atte a costruire un partenariato a lungo termine. Sempre nell’ambito della promozione della dimensione europea dell’educazione abbiamo il Polo Europeo della Conoscenza nato nel 1998 e amministrato dall’ IC Bosco Chiesanuova.
È una rete di scuole permanente, coordinate dal dott. Stefano Corbello, che si occupa di lavoro, integrazione sociale, sperimentazione, ricerca ed educazione a livello nazionale ed europeo. La rete è contro ogni forma di violenza, promuove i valori di rispetto tolleranza ed altruismo E vi possono partecipare istituzioni oppure anche singoli insegnanti, volontari, giovani e studenti. Dopo aver parlato di Europa, condivisione, appartenenza vorrei concludere raccontando di una manifestazione a me molto cara. Si svolge in una terra che è un mix magico di arte, storia e natura, una terra che amo, dove i profumi ti restano dentro e ne senti nostalgia ogni qualvolta ti allontani, e la terra che conserva parte della mia storia di vita e che mi accoglie ogni anno con il suo mare cristallino: è la Puglia. Esattamente a Melpignano (LE) alla fine del caldo mese di agosto si svolge “La notte della Taranta”, il più grande festival d’Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa. Migliaia di persone nel piazzale del convento degli agostiniani tra tamburelli battenti e mani che seguono il ritmo della grande orchestra popolare danno vita al più grande miracolo: la musica, che con il suo linguaggio universale ha il potere di unire il mondo, fa cadere ogni barriera e tutti si sentono parte di un’unica opera d’arte.
Buona lettura!
Rosalia Rossi (10/07/1965) napoletana, docente di Storia e filosofia. Laureata in Pedagogia con 110 e lode consegue Master Europeo di II livello in Mediazione e gestione dei conflitti. Interessata alle dinamiche sociali e relazionali, si forma come Counselor, Mediatrice familiare ed esperta in PNL Basic Practitioner. Esperta in criminologia clinica. Ha assunto incarico di collaborazione e tutor con l' Università degli studi di Napoli "Suor Orsola Benincasa"; ha partecipato al forum mondiale della Mediazione al Centre de Congres La Regent a Cras Montana con stages in Spagna e Svizzera sulle tematiche della mediazione del conflitto nei Paesi Europei. Relatrice a corsi di formazione per adulti su " Comunicazione e conflitto". Ha ricoperto per quattro anni il ruolo di collaboratore vicario, componente Consiglio D 'Istituto e del Nucleo Interno di Valutazione. Ha ricevuto encomio dal Dirigente Scolastico per l'eccellente lavoro di collaborazione svolto presso il proprio Istituto.