Chi è Greta Thunberg, ormai, lo sappiamo tutti! Greta è una ragazza svedese di sedici anni che si è fatta carico di una nobile istanza: dar "voce" al nostro Pianeta per "gridare" ai suoi interlocutori che non c'è più tempo da perdere e che bisogna correre ai ripari per scongiurare il pericolo di collasso della nostra "Madre Terra".
Sicuramente, Greta, trascinata vorticosamente dal suo senso di appartenenza al pianeta che ci ospita in uno stretto rapporto di reciprocità e di complementarietà, si è ritrovata a vivere esperienze ben lontane dai vissuti più o meno standard dei suoi coetanei. Ciò ha generato tanta critica: insigni Luminari hanno sentito il bisogno di esprimere il loro parere, ora di elogio, ora di rammarico se non di contrapposizione e, certo, non sta a me esprimere un giudizio di merito né, tantomeno, questa è la sede più opportuna. Una cosa è certa, però, se la Scuola è l'Agenzia Educativa Intenzionale deputata alla maturazione della Personalità intesa come capacità critica di esprimere il proprio pensiero, frutto di riflessioni su fatti concreti in quanto realmenti accaduti,
Greta ha reso manifesto il proprio percorso formativo, in modo naturale e coerente. Ed è stato ancora più emozionante essere testimoni, direttamente o indirettamente, del "contagio" sociale e del coinvolgimento dei suoi coetanei, cittadini attivi del Globo, che hanno permesso che germogliasse quanto era stato seminato nelle loro coscienze. Tutti insieme, adesso, auspicano che questi germogli siano custoditi gelosamente e coltivati nel migliore dei modi perchè possano crescere e svilupparsi generosamente. C'è bisogno di tanta cura per difenderli dalle intemperie, soprattutto di chi predilige strumentalizzare, soffermandosi all'aspetto esteriore mortificando l'essenza.
E’cosa giusta che Greta e tutti i suoi coetanei possano rasserenarsi, sicuri che gli adulti sappiano cosa fare e che alla fine, seppur con tanta fatica, riescano a trovare la giusta soluzione... non era proprio questo quello che ci trasmettevano i nostri nonni e i nostri genitori?
R. F.