La didattica al tempo del coronavirus

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In questi giorni stiamo vivendo in Italia, ma adesso nel mondo, un periodo mai accaduto, è stato paragonato al dopo guerra. Abituati come siamo ad una vita frenetica fatta di tanti momenti dedicati alla socialità.

Tutto è chiuso in primis la scuola che è soprattutto il primo luogo di comunità che in ogni sua azione esprime una potenzialità educativa possibile solo nella relazione, tra insegnanti ed alunni, ma anche nelle relazioni tra gli adulti che compongono la comunità scolastica, siano essi insegnanti, genitori, tutto il personale scolastico.Questo momento così difficile deve essere vissuto, dunque, come comunità, ancora di più perché le condizioni in cui ci costringe l'emergenza rischiano di isolarci e di indebolire le relazioni. L'obiettivo che tutti ci dobbiamo porre e per il quale dobbiamo attivare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, è quello di tenere insieme questa comunità, di costruire legami, rafforzare ed intensificare le comunicazioni, in particolare con i nostri alunni.La scuola può restare a fianco dei propri alunni e alle loro famiglie attraverso la didattica a distanza. Da diversi anni ormai in Italia si parla di formazione e-learning, il Ministero da tempo ha investito tanto sulla diffusione delle tecnologie applicate alla didattica. Attraverso FESR (per l’acquisto di tecnologie), FSE (per la formazione dei personale), in ultimo il PNSD che ha previsto la presenza in ogni scuola di un docente Animatore Digitale, del team dell’innovazione .. anche se poi hanno inviato pochi fondi per l’incentivazione di tali figure che spesso si sono ritrovate a lavorare a gratis.

Pur tuttavia le tic applicate alla didattica spesso non hanno avuto quella diffusione fra gli insegnanti di ogni ordine e grado che si voleva, molti docenti sono ancora un pò riluttanti verso le tecnologie. Tutto ciò nonostante la forte diffusione delle tecnologie fra i giovani e quindi la necessità da parte degli educatori di rimanere agganciati ai propri alunni.Ma con la chiusura delle scuole in Italia prevista dal Dpcm del 4 marzo 2020, prima fino al 15 marzo, poi stfino al 3 aprile (per il momento), per ostacolare la rapida diffusione del coronavirus, all’improvviso 8 milioni e mezzo di studenti sono a casa e il tema della didattica a distanza è esploso. Così i docenti, dal dover usare il registro online per programmazione, assenze, voti, scrutini, ecc, sono stati catapultati nella necessità di dover creare lezioni, verifiche, inviare compiti.Naturalmente le case editrici si sono messe in moto subito al fine di aiutare docenti ed alunni in questa corsa veloce a cercare di creare una scuola virtuale soprattutto per dare una certa regolarità all’anno scolastico e garantire il diritto allo studio.

Il Ministero da parte sua ha subito dedicato una pagina: https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html e sta cercando di supportare le scuole che vogliono attivare forme di didattica a distanza nel periodo di chiusura legato all'emergenza coronavirus. Attraverso questa pagina è possibile vedere le esperienze per la didattica a distanza di altre scuole, visionare webinar gratuiti di formazione, contenuti multimediali per lo studio di piattaforme certificate, al fine anche di non dimenticare tutti quegli alunni con disabilità che potrebbero avere maggiore bisogno di supporto.Molte sono le piattaforme: WeSchool, che permette di attivare in modalità free una classe virtuale, Google classroom (di Google Suite for Education, a cui la scuola si deve registrare) che permette di acceder all’utilizzo degli applicativi di Google per la didattica a distanza, Office 365 Education A1 sempre per didattica online (videoconferenze, classi virtuali, ecc).

Basta visionare la pagina per trovare tanti spunti per una didattica a distanza accattivante per i propri alunni.Personalmente sto usando il registro digitale dove invio dei documenti e link creati da me, passo le giornate a registrare video attraverso l’uso di Screen-o-matic oppure OBS (Open Broadcaster Software), naturalmente ne esistono degli altri ma in un momento, come quello che stiamo vivendo, è bene essere esperti per l’uso di alcuni al fine di lavorare più velocemente da casa ed essere vicini il più possibile ai propri alunni e famiglie.Penso che sia fondamentale non riempire di compiti ed attività le classi, non dobbiamo completare il programma, anzi questo andrà adeguato alla situazione soprattutto per venire in contro a quei alunni con svantaggi di vario tipo.L’uso di web app come Kahoot, Google moduli, Socrative, ci permetterà di realizzare simpatiche ed accattivanti attività di verifica che non appesantiscano il lavoro degli alunni a casa e cercare di tenere desta la loro attenzione, naturalmente adeguando tutto alla loro età.Probabilmente, l’unica cosa positiva che questo brutto momento ci lascerà sarà la necessità che molti docenti avranno ad adeguarsi alle tecnologie applicate alla didattica. 

Le video chiamate con WhatsApp, Google Hangouts, Duo o Skype 

       

ci devono aiutare non solo a dare compiti ed attività ma a stare anche in collegamento per parlare e parlarsi, raccontare, fare attività collaborative, scambiarsi immagini, curiosità, scoperte, timori e desideri. In questo momento così particolare occorre aiutare a far esprimere ai propri alunni pensieri, timori, desideri, al fine di far esprimere quello che provano e poterli aiutare e sostenere, l’unione (anche se virtuale) dà la forza … c’è la faremo.

Marina Ciurcina -Docente Animatore Digitale - Esperta Formatrice TI Laurea Magistrale LM85-Scienze Pedagogiche, Master II Livello “Leadership e Management in Educazione. Dirigenza Scolastica e Governo della Scuola”, Master II Livello "Didattica e Psicopedagogia per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento", Master II Livello "Valutazione dei Sistemi di Istruzione", Master I Livello "Organizzazione e Gestione delle Istituzioni scolastiche in contesti multiculturali", “EPICT” Patente Pedagogica Europea sulle TIC, Diploma specializzazione polivalente scuola secondaria e primaria. Incarichi: Animatore Digitale, Docente Esperto per la Formazione Ambito 26 Sicilia (docenti neoassunti, moduli BES-Sviluppo sostenibile-Organizzazione scolastica), Formatore Modulo Docenti PNSD, Esperto progetti PON (progettazione e formazione docenti e alunni), Funzione Obiettivo e Strumentale (attualmente area 1), Docente a contratto per i “Laboratori di tecnologie di informazione e comunicazione per la didattica” rivolto a docenti frequentanti TFA Sostegno e varie classi di concorso. Referente progetti d’Istituto.

 

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