Storia della varietà di criteri valutativi nel processo insegnamento – apprendimento 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

La valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni rappresenta da sempre un cruciale nodo dell'intero processo insegnamento-apprendimento e viene affrontato e regolato dall'organo tecnico didattico della scuola autonoma, ovvero il Collegio dei Docenti, che nella lavorazione della struttura del POFT, (L.107/15 comma 14 e art. 26 comma 3 CCNL Scuola) definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione.

E’ con il D.P.R. n° 416/74 che fu attribuito al Collegio dei docenti il compito di elaborare la programmazione dell’azione educativa, di cui la valutazione ha rappresentato un punto fondamentale per mettere in atto un processo di acquisizione di informazioni, di dati, criteri e strumenti, in riferimento agli obiettivi proposti, alle difficoltà riscontrate ed ai risultati raggiunti. La valutazione da allora ha contraddistinto  l’intero processo educativo, poiché ad essa sono stati correlati sia la realizzazione degli obiettivi formativi sia l’intera dimensione culturale, personale e sociale dell’alunno. La valutazione ha, altresì, assunto nel tempo una valenza didattica: accertare la validità dei metodi e dei percorsi utilizzati al fine di mettere in atto tutti gli interventi necessari ed attivare i processi di miglioramento (L. n°517/77.) La legge richiamò l’attenzione sul processo di apprendimento e sui livelli di maturazione raggiunti dagli allievi. Da allora, la valutazione fu essenzialmente scandita in tre tempi principali: iniziale, intermedio e finale. Quest’ultima, detta anche sommativa, ebbe ed ha come finalità quella di valutare l’insieme delle conoscenze, abilità e competenze degli alunni, analizzando nel profondo ed al tempo stesso verificando la validità e la funzionalità delle strategie didattico- operative adottate. Con l’introduzione del Patto educativo di corresponsabilità (DPR n°249/98), invece, si attribuì un nuovo valore alla valutazione del comportamento degli alunni, conferendogli un nuovo e importante ruolo nel quadro del processo valutativo. Con il Regolamento dell’Autonomia (DPR n° 275/99) fu attribuito, inoltre, alle Istituzioni scolastiche il compito di assicurare la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, collocando il riconoscimento ed il recupero di insufficienze in una o più discipline nella più ampia dimensione del successo formativo. La Legge n°53/2003 successivamente, stabilì che la valutazione (periodica ed annuale) del processo di apprendimento e la valutazione del comportamento degli studenti fosse finalizzata alla verifica degli esiti di ciascun “periodo didattico, al fine del passaggio al periodo successivo”. Nello specifico l’art. 3 della legge su menzionata affidava ai docenti la valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti, ma anche la certificazione delle competenze acquisite. Il Regolamento di coordinamento delle norme di valutazione, introdotto con il DPR n°122/09, disciplinò e raccolse in un unico dispositivo le norme vigenti in materia di valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti degli alunni, nonché quella delle certificazioni delle competenze acquisite, i cui indirizzi generali e specifici erano rinvenibili nel Testo unico sull’istruzione, D.Lvo n°297/94, nella L.n°53/2003 e nel D.L.vo n°59/200, oltre che nel Regolamento dell’autonomia scolastica, DPR n°275/99 e nella L. n°169/2008. L'obiettivo ispiratore della valutazione del comportamento, almeno nella sua forma teorica, va rintracciato nelle competenze sociali e civiche che fanno parte delle competenze chiave per l'apprendimento permanente declinate nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo. L’obiettivo, infatti, fu quello di seguire una progettualità in cui dapprima si individuavano (ogni anno scolastico) gli indicatori coerenti con il monitoraggio e la valutazione delle azioni; si applicavano ogni anno le azioni di documentazione degli esiti e delle competenze chiave e di cittadinanza in modo da rendere nel tempo sempre più trasparenti, concreti e fruibili i materiali di ricerca e le metodologie realizzate.  Si è giunti negli anni alla consapevolezza che l’azione educativa per essere intenzionale e sistematica deve caratterizzarsi di fattori fondamentali: la programmazione, intesa come procedura intenzionale e sistematica; il gruppo-classe, ovvero il contesto in cui si attua il processo educativo; l’ambiente di apprendimento; la verifica/valutazione dei processi, delle scelte, degli apprendimenti, dei risultati.  La valutazione, si innesta, pertanto, in quadro ben ampio di impegni, responsabilità e possibilità. Prima di tutto gli impegni di trasparenza e di unitarietà che bisogna necessariamente perseguire per garantire a tutti gli studenti, in modo imparziale, una valutazione congruente e scevra di approssimazione e superficialità.  Poi, c’è il richiamo alle responsabilità dei Docenti che valutano l’andamento complessivo dell’azione didattica volto, invero, alla formulazione di proposte per il miglioramento dell’attività didattica, individuando le modalità e i criteri di valutazione degli alunni, nel rispetto degli obiettivi programmati (art,7, comma 2 D.Lgs. 297/94) e  delle Indicazioni Nazionali. 

Angela Cascella, Dirigente scolastico in attesa di nomina e docente da 22 anni, con lauree in lettere moderne ed in Scienze della comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2013, ha collaborato con diverse testate giornalistiche occupandosi anche di recensioni di romanzi. Curatrice letteraria del saggio ‘Il lato oscuro dell’amore’ (Franco Angeli) ed.  , storie di stalking e femminicidio , segue con interesse il delicato problema della violenza di genere. Scrittrice e poetessa per passione ha pubblicato diversi contributi con la Casa editrice Pagine e con la Giulio Perrone Editore. La sua massima, tratta da Shopenahuer, è : ‘La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine e' vivere, sfogliarli a caso e' sognare’ .

 

M.A.GI.C. - Education Training

Tel.0832.521887 - Cell. 368.581458
Via Arturo Caprioli N°8 - 73100 Lecce
P.I.05034810753 - Email luigimartano51@gmail.com

© M.A.GI.C. Education Training di Luigi Martano All Rights Reserved.Design By Promowe.it

Search