In questi giorni di guerra, mentre l’umanità è tesa e preoccupata per il proprio futuro, scrivere di scuola sembra quasi inutile esercizio, ma la Scuola è il luogo della riflessione, della crescita e del cambiamento. I nostri studenti che hanno superato con mille difficoltà una pandemia e ora chiedono ai docenti di confrontarsi su quanto sta succedendo, hanno bisogno di una scuola nuova che comprenda il loro cambiamento e che può, ancora, offrire loro molte opportunità.
La scheda 5 del piano Colao per la scuola ci pone di fronte alla possibilità di rivoluzionare l’istruzione secondaria di secondo grado e di mettere al centro lo studente, le sue necessità, il suo futuro. Questo progetto rende lo studente autonomo, gli dà la possibilità di scegliere il suo percorso, secondo le sue inclinazioni, rispettandone tempi e modalità di crescita.
Questa scheda prevede una ristrutturazione della secondaria di secondo grado, con un piano a lungo termine attraverso il quale rivedere la trasmissione dei saperi, la durata, le modalità di verifica di conoscenze e competenze. Si vuole creare una scuola che sappia tener conto delle necessità di ciascuno, proponendo percorsi di lunghezza diversa (brevi, intermedi e lunghi), attorno ad un asse culturale che permetta allo studente di intraprendere un percorso personalizzato rispetto alle sue esigenze, siano esse personali o professionali, di lavoro o studio.
In pratica la proposta Colao suggerisce di articolare la durata della scuola superiore in 4 annualità e in un ultimo anno che permetta allo studente di scegliere cosa approfondire e come prepararsi per il suo futuro, accompagnato da un docente tutor, novello Virgilio, che guidi in questa scelta.
Le proposte sono diverse, ma si parte dal concetto di scuola come campus in cui gli studenti incontrano un ventaglio di offerte, all’insegna della flessibilità in cui il passaggio da un ordine ad un altro sia facilitato, in caso di riorientamento.
Un’ulteriore novità dovrebbe essere il superamento del sistema delle bocciature che si è già dimostrato fallimentare e dispendioso e che non porta a risultati concreti, ma facilità l’abbandono scolastico. Il rapporto Ocse-Pisa, sui ripetenti nel mondo, confronta i dati sulle bocciature e sulle competenze scolastiche degli studenti quindicenni in più di 65 Paesi nel mondo e dimostra come ripetere l'anno comporti costi elevati per il sistema Paese, non serva agli studenti e rafforzi le differenze tra gli alunni con un diverso background socioeconomico.
Gli studenti sarebbero, così, valutati per le loro competenze, per quello che hanno effettivamente raggiunto e realizzato, dimostrato anche da un esame finale qualificante che ponga l’accento sul percorso intrapreso dallo studente, sulle sue inclinazioni e scelte future.
La proposta risulta allentante, ma ad oggi di difficile realizzazione perché le richieste sul tavolo sono numerose e non può essere lasciato alla buona volontà dei docenti e del dirigente scolastico la realizzazione di una tale riforma che deve prevedere anche una rivisitazione degli ambienti scolastici, il superamento di un sistema rigido, basato ancora sulla sola trasmissione del sapere e sulle interrogazioni.
Le riforme di questi anni hanno gettato il seme del cambiamento, ma siamo ancora lontani dalla realizzazione di una scuola secondaria all’avanguardia che sappia coniugare il sapere con le competenze
Gli studenti hanno esigenze diverse ed hanno bisogno di un nuovo modo di fare e vivere la scuola, che li prepari a sviluppare i propri talenti, li renda curiosi, li faccia riflettere, utilizzando tutte le discipline proprie di un sistema scolastico congeniale al loro modo di essere ed ai tempi nuovi e complessi in cui vivono.
Roberta Maietti, milanese doc , laureata in lettere moderne , con la specializzazione in Comunicazione sociali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è docente di lettere dal 1990. Attualmente insegna all’Istituto Professionale di Stato “L. Milani” dove, dal 2001, ha ricoperto numerosi incarichi: Referente Progetto salute, commissione formazione classi, commissione orario, coordinatore di classe, Funzione strumentale all’inclusione alunni stranieri, Funzione strumentale all’orientamento, membro del CdI, esperto interno, valutatore e coordinatore Progetti Pon Fse, ed è, ad oggi, primo collaboratore del Dirigente Scolastico.