EDUCAZIONE o INFLUENCER?
EDUCAZIONE o INFLUENCER?
Abbiamo voluto dedicare le riflessioni della nostra Rivista "Magic e school" di questo mese al ruolo e alla funzione che la scuola può e deve svolgere nella società della comunicazione, dell’immagine, della conoscenza, dopo la decisione del Presidente del Consiglio di affidare alla coppia influencer Ferragni-Fedez il ruolo di indicare ai giovani la necessità di indossare la mascherina in tempo di covid.
Lo scenario di turbolenta trasformazione che stiamo vivendo, sta segnando profondamente la nostra condizione di soggetti nel rapporto con il divenire quotidiano. La frammentazione dell’epoca post moderna cosi ben descritta dal concetto di liquidità di Bauman e la difficoltà a contrastare un evento pandemico che perdura nel tempo ci sta conducendo ad una crisi della cittadinanza, ad un divario sempre più accentuato tra le domande dei soggetti e le risposte delle strutture politico istituzionali.
La Pazienza è la capacità che aiuta a posticipare, rimandare oppure eliminare la reazione ad eventuali imprevisti (avversità) mantenendo un atteggiamento neutro, dunque, a controllare le proprie emozioni. E sono subito chiamati in causa l’adattamento e la ‘governance’ delle inevitabili tensioni, elementi più o meno imprescindibili dalla quotidianità.
The new teaching methodologies affect the cognitive processes related to learning, bringing significant changes from an individual point of view and emotionally. Actual technologies integrated with teaching methodologies have changed the traditional approach both of the teacher and the learner. The advent of such digital media has led to a reorganization of the communication and learning processes in which the real protagonists become the subjects who come across a reality on the screens.
L’ingresso di instagram nelle attività scolastiche non viene visto di buon occhio dai colleghi e da molti addetti ai lavori perché potrebbe essere fuorviante a livello didattico. In realtà prima di parlare di Instagram, Storytelling, e imprinting didattico, ogni docente dovrebbe aver a che fare con la cosiddetta ‘Media Literacy’.
L’anno scolastico e appena ripartito nel segno dell’incertezza: l’emergenza Covid-19 non è ancora finita. I giornalisti (e talvolta anche qualche “esperto”) hanno comunicato in maniera non sempre esatta, creando confusione. L’educazione scientifica è affrontare e sconfiggere anche il virus dell’informazione scorretta o decontestualizzata, come ha fatto decine di altre volte in passato. Ma occorre tempo.
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